Riscaldamento naturale, le piante che alzano (davvero) la temperatura in casa: addio bollette alte - ecoblog.it
Alcune piante non solo decorano ma aiutano davvero a riscaldare casa, riducendo l’umidità e isolando le pareti.
Avere piante in casa non è solo una scelta estetica o una moda stagionale. In inverno, alcune specie possono contribuire in modo concreto a rendere gli ambienti più caldi, asciutti e accoglienti, non soltanto nel senso visivo o emotivo. Alcune piante infatti assorbono l’umidità o agiscono come vere barriere naturali contro il freddo, proteggendo le pareti esterne e contribuendo a migliorare il comfort termico indoor. Non parliamo di soluzioni miracolose o stranezze botaniche, ma di esemplari utilizzati anche da architetti e progettisti ambientali, capaci di abbassare i consumi energetici fino al 10%, semplicemente sfruttando ciò che la natura sa già fare.
Le piante che migliorano davvero il comfort domestico in inverno
Quando arriva il freddo, il primo pensiero è sempre quello di alzare il termostato, ma raramente si considera quanto l’ambiente in sé influenzi la percezione del calore. Una casa piena di umidità sarà sempre più fredda, anche a 21 gradi. Ed è qui che entrano in gioco alcune piante capaci di assorbire l’umidità in eccesso, rilasciare calore oppure creare effetti isolanti sulle pareti.

Una delle più sorprendenti è il Symplocarpus foetidus, conosciuta anche come cavolo puzzola. Il nome è tutto un programma, ma la sua caratteristica principale è quella di produrre calore in modo autonomo, fino a mantenere una temperatura interna di 20°C anche se fuori ce ne sono -15. Si tratta di una vera centrale termica vegetale, tanto che nei climi freddi scioglie letteralmente la neve che la circonda. L’unico problema è proprio l’odore, non sempre gradevole in ambienti chiusi.
Ci sono però alternative più “domestiche”, come il Philodendron selloum o l’Arum italicum, noto anche come gigaro chiaro. Entrambi sono adatti agli interni, crescono bene anche in condizioni di luce ridotta e, se posizionati strategicamente, aiutano a regolare l’umidità e a mantenere costante la temperatura in stanza. Il gigaro, però, richiede attenzione: è tossico se ingerito e va tenuto lontano da animali e bambini.
Altre varietà, come la Maranta leuconeura e il Croton, oltre ad avere un alto potere decorativo, sono ideali per camere poco illuminate e non richiedono annaffiature frequenti. Possono stare vicino ai termosifoni e migliorare l’aria senza soffrire il caldo secco. Inserite in ambienti arredati con toni caldi — bordeaux, ocra, verde oliva — e materiali naturali, queste piante rafforzano la sensazione di calore e intimità, anche a livello visivo.
Isolamento naturale: quando le piante diventano un cappotto verde per risparmiare sul riscaldamento
Tra le soluzioni più innovative c’è anche chi utilizza le piante per isolare direttamente le pareti di casa. È il caso dell’edera giapponese, sempre più presente nei progetti di architettura paesaggistica urbana. Si tratta di una varietà resistente al freddo che, una volta fatta crescere in modo controllato sulle superfici esterne, funziona come un cappotto termico naturale.
La tecnica prevede di lasciare che la pianta ricopra le facciate esposte al vento e al gelo, mantenendo solo le finestre libere con semplici tagli di potatura. Il risultato è un rivestimento vegetale compatto che protegge i muri dagli sbalzi termici, trattiene il calore interno e limita la dispersione energetica. Secondo diversi studi, l’effetto isolante dell’edera giapponese può portare a un risparmio energetico anche del 10% sulla bolletta invernale.
A differenza dei materiali tecnici, questa “copertura verde” non richiede opere murarie e si autorigenera ogni anno. Inoltre, filtra l’aria, riduce l’inquinamento acustico e contribuisce anche a migliorare il microclima cittadino. Non è un caso che sia sempre più utilizzata anche in facciate verdi urbane, parchi verticali e progetti di riqualificazione ambientale.
All’interno, anche la vegetazione secca ha un effetto visivo che contribuisce a scaldare l’ambiente. Rametti di Pitosforo, alloro, Abelia grandiflora o Cortaderia, messi in vasi rustici di terracotta, possono ricreare un paesaggio naturale che dona calore emotivo agli interni, senza richiedere cure.
Anche il muschio può essere usato in modo creativo: inserito sopra uno strato di argilla espansa, nei vasi o nei centrotavola, mantiene l’umidità sotto controllo e contribuisce all’equilibrio dell’aria. Con un po’ di gusto e qualche passeggiata nei parchi, è possibile combinare estetica, risparmio e benessere termico, sfruttando la natura come alleata invisibile del comfort domestico.
