Non farlo in autostrada - Ecoblog.it
Retromarcia vietata ai caselli: multe fino a 8.000 euro, decurtazione punti e rischio sequestro veicolo per chi viola il Codice della Strada. Autorità intensificano i controlli.
Una pratica diffusa ma pericolosa quella della retromarcia al casello autostradale rischia di costare molto cara agli automobilisti. Nonostante molti la compiano per correggere errori di percorso o per uscire dalla corsia sbagliata, il Codice della Strada è chiaro nel vietare questa manovra in autostrada, con sanzioni pecuniarie che possono raggiungere cifre esorbitanti e pesanti conseguenze sulla patente di guida.
Multa salatissima per chi effettua retromarcia al casello
Il Codice della Strada dedica particolare attenzione alle regole da rispettare sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, in quanto si tratta di vie ad alto scorrimento dove qualsiasi manovra azzardata può generare situazioni di estrema pericolosità. L’articolo 176 del Codice disciplina in modo puntuale i comportamenti consentiti e vietati, tra cui l’uso delle corsie di emergenza, delle rampe di ingresso e uscita e le modalità di pagamento dei pedaggi.
In particolare, il comma 12 dell’articolo impone il divieto assoluto di effettuare inversioni di marcia, attraversamenti dello spartitraffico o retromarce sulla carreggiata, incluse le corsie di sosta di emergenza. L’unica deroga è riservata ai veicoli autorizzati ad operare per conto degli enti gestori delle autostrade, come mezzi di soccorso o manutenzione, che possono agire in condizioni di necessità e con specifica autorizzazione.
Nonostante la pericolosità della manovra, la retromarcia al casello autostradale è una pratica che molti conducenti effettuano, spesso senza essere consapevoli delle conseguenze legali. Le sanzioni previste sono infatti molto severe. Chi effettua la retromarcia rischia una multa che va da 430 a 1.731 euro, con un aumento del 30% se l’infrazione avviene tra le ore 22:00 e le 7:00 del mattino. Inoltre, la patente subisce una decurtazione di 10 punti.

Se la manovra vietata è accompagnata da un’inversione di marcia o da un attraversamento irregolare dello spartitraffico, la sanzione può salire da un minimo di 2.046 euro fino a un massimo di 8.186 euro, con il rischio di ulteriori provvedimenti come il sequestro o la confisca del veicolo e la revoca della patente, soprattutto in caso di recidiva o di incidenti causati da tali comportamenti.
Le regole rigide del Codice della Strada in materia di circolazione autostradale sono dettate dalla necessità di prevenire incidenti gravi, spesso provocati da manovre impreviste e non segnalate che possono mettere in pericolo la vita di chi viaggia in autostrada. Il casello è un punto critico dove la concentrazione e il rispetto delle norme devono essere massimi.
Gli automobilisti sono quindi invitati a evitare qualsiasi manovra pericolosa come la retromarcia, anche per pochi metri, e a utilizzare in caso di errore le aree di servizio o le piazzole di sosta autorizzate per correggere la propria traiettoria in sicurezza. In alternativa, è consigliato uscire al casello successivo e rientrare nella direzione desiderata, evitando così di incorrere in pesanti sanzioni e di compromettere la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.
Le autorità continuano a ribadire l’importanza di un comportamento prudente e rispettoso delle norme, ricordando che le sanzioni elevate sono anche uno strumento per scoraggiare comportamenti che, seppur diffusi, rappresentano un rischio serio per la sicurezza stradale.
