Inverno al caldo gratis, con il nuovo bonus-ecoblog.it
C’è un nuovo incentivo che può consentire di avere un ottimo sistema di riscaldamento. Come dire addio al freddo nella propria abitazione
In inverno il riscaldamento è una priorità in ogni abitazione, ma questa esigenza deve fare i conti con una certa sostenibilità economica. Tenere accesi i termosifoni tutto il giorno può impattare in modo notevole sul costo delle bollette, e in un periodo storico costellato da inflazione e rincari, il peso sul budget è significativo.
Sono in tanti coloro che cercano soluzioni alternative e più sostenibili per riscaldarsi, ma si sa che anche questi interventi hanno dei costi da affrontare. Costi che, a volte, sono importanti. A tal proposito, c’è un nuovo bonus erogato dallo Stato, che ha lo scopo di supportare coloro che vogliono intervenire su edifici pubblici e privati, per cambiare la propria situazione, da un punto di vista energetico.
Inverno al caldo con il nuovo incentivo: in cosa consiste e chi può richiederlo
Si chiama Conto Termico 3.0 ed è un incentivo erogato dallo Stati, a fondo perduto, sotto gestione del GSE (Gestore Servizi Energetici).

Si tratta di un bonus il cui scopo è quello di incentivare l’efficienza energetica e produzione di riscaldamento da fonti rinnovabili. Un esempio? Pompe di calore, biomassa ecc., sia in edifici pubblici, sia privati. Il bonus in questione consiste in un rimborso, da parte dell’esecutivo, delle spese affrontate per interventi di efficientamento energetico.
Dal 27 dicembre 2025 si assisterà a un aggiornamento del sito PortalTermico del GSE ed entro il 25 febbraio 2026, il GSE pubblicherà le istruzioni per fare domanda. Possono accedere al suddetto bonus i vari enti pubblici e anche privati, imprese, professionisti, nonché cooperative, associazioni, Onlus, ecc.
Tra gli interventi che è possibile eseguire ci sono quelli atti a ridurre i consumi, e quindi isolamento termico pareti, pavimenti, tetti, oppure sostituzione infissi, installazione generatori a condensazione. Si possono inoltre eseguire lavori di installazione di pompe di calore, sostituzione caldaie obsolete, installando generatori a biomassa, oppure impianti fotovoltaici.
Il bonus arriva a coprire, di solito, il 65% delle spese che rientrano in quelle presenti in lista. Può anche arrivare a coprire le spese in toto, se si tratta di enti pubblici di piccoli comuni e strutture del settore sanitario. La somma è erogata in una serie di rate annuali. Possono accedere solo edifici già esistenti e accatastati con impianto di riscaldamento in funzione, e l’intervento deve andare a sostituire un altro impianto, non a installarne uno nuovo.
Per fare domanda bisogna recarsi sul PortalTermico del GSE, compilare un modulo, accettare le condizioni e si avrà un codice identificativo dei lavori.
