Una soluzione poco nota per isolare i muri interni (senza perdere troppo spazio) - ecoblog.it
Quando non si può intervenire all’esterno, esistono tecniche efficaci per isolare i muri interni e migliorare il comfort termico. Ecco come scegliere i materiali giusti e ridurre la dispersione di calore
Isolare le pareti interne è una delle strategie più efficaci per migliorare il comfort termico in casa durante l’inverno, soprattutto quando non è possibile realizzare un cappotto esterno per motivi economici o vincoli architettonici. Non tutte le abitazioni consentono infatti interventi sulla facciata: edifici storici, vincoli paesaggistici o budget limitati spingono molte famiglie a cercare soluzioni interne per proteggersi dal freddo. Per fortuna, esistono diverse tecniche che permettono di ottenere buoni risultati senza stravolgere la struttura o affrontare lunghi lavori di ristrutturazione.
Tecniche e materiali per isolare le pareti interne senza perdere spazio
Una delle soluzioni più diffuse è l’utilizzo di pannelli isolanti termici da applicare direttamente sulla superficie interna dei muri. Ne esistono di diversi tipi, a seconda del materiale e delle esigenze specifiche. I più comuni sono in polistirene espanso, noti per essere leggeri, economici e facili da installare. Offrono un buon grado di isolamento termico, ma non sempre eccellono nella traspirabilità. Per chi cerca materiali naturali ed ecologici, invece, è possibile optare per pannelli in sughero o fibra di legno, entrambi con proprietà traspiranti, fonoassorbenti e con ottimo rendimento contro il freddo.
Questi pannelli possono essere applicati con collanti specifici oppure con fissaggi meccanici, ma la parete deve essere perfettamente liscia e pulita per garantire una posa efficace. Il vantaggio principale di questa tecnica è che non richiede lavori murari invasivi, rendendola adatta anche a chi vive in appartamento o non può affrontare cantieri lunghi. Va però considerato lo spessore aggiuntivo, anche se ridotto, che può influire in ambienti piccoli.

Un’altra opzione molto apprezzata per l’isolamento interno è la realizzazione di una controparete in cartongesso con all’interno materiale isolante. Questo sistema crea una sorta di doppio muro, con un’intercapedine in cui si inserisce lana di roccia, fibra di vetro o poliuretano espanso. Il vantaggio è duplice: migliora sia l’isolamento termico che l’isolamento acustico. Inoltre, consente di nascondere impianti elettrici o idraulici in fase di ristrutturazione. Anche se lo spessore complessivo è maggiore rispetto ai pannelli incollati direttamente, questa soluzione garantisce un isolamento più stabile e duraturo nel tempo.
Per chi ha esigenze contenute o non vuole impegnarsi in lavori complessi, può essere utile considerare vernici termiche specifiche, formulate con microsfere ceramiche o vetrose che riflettono il calore. Si applicano come una pittura qualsiasi ma riducono le dispersioni, migliorando la resa del riscaldamento. Sono ideali per pareti sottili o in presenza di ponti termici, anche se non raggiungono mai le performance di una parete isolata con pannelli.
Un altro metodo semplice e spesso sottovalutato è l’uso di pannelli riflettenti dietro ai termosifoni, che impediscono al calore di disperdersi verso il muro, spingendolo invece verso l’ambiente. Possono essere installati anche senza opere murarie e, sebbene non rappresentino un sistema di isolamento completo, contribuiscono a migliorare l’efficienza del riscaldamento.
Dettagli che fanno la differenza per una casa più calda (anche senza ristrutturazioni)
Non bisogna dimenticare che il calore può disperdersi non solo dalle pareti, ma anche da finestre, infissi e pavimenti. Per questo motivo è utile intervenire con accorgimenti semplici ma efficaci, come l’installazione di guarnizioni isolanti attorno agli infissi per bloccare gli spifferi. Le pellicole termoriflettenti applicate ai vetri rappresentano un’altra risorsa utile, soprattutto se si dispone ancora di vetri singoli e non si vuole o non si può sostituire gli infissi.
Anche i tendaggi pesanti, come quelli in velluto o tessuti doppi, svolgono un ruolo importante: durante la notte o nei momenti più freddi della giornata, creano una barriera termica che trattiene il calore negli ambienti. Di giorno, invece, è consigliabile aprirli per favorire l’apporto della luce solare, che riscalda naturalmente gli interni.
Per il pavimento, i tappeti in lana o fibra sintetica offrono una protezione aggiuntiva dal freddo, specialmente in case con riscaldamento a termosifoni. Anche se non isolano in senso tecnico, trattengono il calore prodotto nell’ambiente, migliorando la sensazione di comfort, soprattutto nelle ore serali.
Infine, ogni intervento di isolamento, anche minimo, ha maggiore efficacia se integrato in una strategia complessiva. Un mix ben calibrato tra pannelli, contropareti, pitture isolanti e soluzioni per infissi può garantire una casa più calda anche senza cappotto termico esterno. È importante valutare bene le caratteristiche dell’edificio, lo spazio disponibile e le proprie possibilità economiche per scegliere il sistema più adatto. L’obiettivo resta sempre lo stesso: migliorare il benessere abitativo riducendo la spesa energetica e aumentando la qualità degli ambienti, senza necessariamente affrontare lavori complessi o invasivi.
