Se vivi da solo e prendi poco puoi smettere di pagare il canone e ricevere un rimborso - ecoblog.it
In pochi lo sanno, ma chi ha più di 75 anni e rispetta determinati requisiti può ricevere un rimborso retroattivo di dieci anni dal fisco
Il canone Rai è da sempre uno degli obblighi fiscali più discussi. Pagato da milioni di italiani attraverso la bolletta elettrica, è percepito da molti come un’imposizione ingiusta, soprattutto da chi non guarda la televisione pubblica o non ne usufruisce in modo diretto. Ma negli ultimi mesi si è parlato molto di una possibilità concreta di rimborso, che potrebbe cambiare le carte in tavola per una fascia ben definita della popolazione. E non si tratta solo dell’esenzione prevista per il futuro, ma di un rimborso retroattivo fino a dieci anni, con cifre che possono arrivare anche a 900 euro per chi ha pagato il canone pur non essendone tenuto.
A chi spetta il rimborso e quali sono le condizioni per riceverlo sul conto
Il rimborso del canone Rai non riguarda tutti, ma solo chi ha superato i 75 anni di età e ha un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui. Queste due condizioni devono coesistere: avere l’età giusta non basta, serve anche che il reddito – calcolato sulla base dell’intero nucleo familiare – resti sotto la soglia prevista dalla normativa. In più, l’agevolazione si applica esclusivamente all’abitazione principale, quella dove si risiede ufficialmente. Se negli anni precedenti si è pagato comunque il canone, si può avanzare richiesta di rimborso per ogni anno in cui si era in regola con i requisiti, anche se nessuno lo aveva comunicato.
A conti fatti, chi rientra pienamente nei parametri può ottenere un rimborso di circa 90 euro per ogni anno, moltiplicabile fino a 10 anni, per un totale che si avvicina ai 1000 euro. Si tratta di una cifra tutt’altro che simbolica, soprattutto per persone anziane che spesso si trovano a dover fare i conti con pensioni minime e rincari su ogni fronte. Il dato sorprendente è che molti cittadini non sono mai stati informati di questa possibilità e non sanno che possono riavere indietro somme già versate.

Per attivare la procedura, serve compilare la modulistica apposita disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate o presso i suoi uffici. È necessario presentare una richiesta formale di rimborso, allegando i documenti d’identità, la certificazione del reddito e ogni elemento utile a dimostrare il diritto all’esenzione. Una volta ricevuta la domanda, l’Agenzia verifica e, se tutto è conforme, autorizza l’accredito diretto sul conto corrente. In alternativa, è possibile scegliere l’opzione di rimborso via assegno postale.
Perché conviene agire subito e quali vantaggi offre questa possibilità a lungo termine
Oltre al rimborso retroattivo, chi ha diritto a questa agevolazione non dovrà più pagare il canone Rai in futuro. L’esenzione diventa infatti automatica a partire dall’anno successivo, se la situazione reddituale e anagrafica resta invariata. Considerando che il canone è stato ridotto da 90 a 70 euro, ma rimane comunque un peso per molte famiglie, risparmiarlo ogni anno è un vantaggio non trascurabile. In tempi di rincari e instabilità economica, anche un risparmio annuale di 70 euro ha il suo peso, soprattutto quando sommato ad altre spese fisse.
Ma attenzione: non tutte le abitazioni sono incluse, e la richiesta può essere rifiutata se si tratta di una seconda casa o se uno dei due coniugi supera la soglia di reddito prevista. Inoltre, è importante tenere presente che l’esenzione non avviene automaticamente al compimento dei 75 anni: bisogna presentare domanda, e lo stesso vale per chi scopre solo ora di aver pagato il canone per anni pur avendo diritto all’esenzione. In questi casi, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio CAF o consulente fiscale, che potrà aiutare nella compilazione dei moduli e nella raccolta della documentazione necessaria.
Non è raro che molte persone rinuncino al rimborso per mancanza di informazioni o per timore della burocrazia. Eppure, la procedura è meno complicata di quanto sembri e potrebbe permettere a tanti di recuperare somme importanti, utili magari proprio nel periodo natalizio in arrivo. L’importante è agire per tempo e verificare attentamente tutti i requisiti. Non solo per riavere ciò che spetta, ma anche per smettere di pagare un canone che non è dovuto.
