Fai attenzione prima di parcheggiare o rischi veramente, queste sono le zone più care e insospettabili - ecoblog.it
A sei mesi dall’aumento, le nuove tariffe sulle strisce blu ridisegnano la mobilità urbana: ecco cosa succede oggi.
Sono passati sei mesi dall’introduzione del nuovo tariffario e Bologna resta saldamente in testa alla classifica nazionale per il costo della sosta su strada. Dal 2 maggio 2025, la città emiliana ha reso effettive le nuove tariffe orarie per le strisce blu, portando la sosta nel cuore della città fino a 3,90 euro all’ora. Un valore che supera quello di ogni altra città italiana e che ha fatto parlare, sin dall’inizio, di “parcheggi d’oro”.
La misura si inserisce in un pacchetto comunale più ampio, pensato per ridurre la pressione del traffico privato, favorire l’uso dei mezzi pubblici e migliorare la rotazione dei posti auto in aree ad alta domanda. Oggi, con l’arrivo dei mesi invernali, le nuove tariffe sono pienamente operative e continuano a influenzare le abitudini quotidiane di residenti, lavoratori e visitatori.
Cosa cambia per chi si muove in auto: le nuove fasce di prezzo in città
Il piano di rimodulazione delle tariffe si articola in quattro fasce concentriche, con prezzi crescenti in base alla vicinanza al centro. Dal 2 maggio, i costi sono i seguenti:
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Cerchia del Mille: 3,90 €/h – la zona con la tariffa più alta d’Italia;
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Centro storico: 2,90 €/h;
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Corona semicentrale: 2,20 €/h;
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Semiperiferia: 1,80 €/h.
A queste si aggiungono gli abbonamenti mensili, aumentati in modo proporzionale e arrivati fino a 100 euro al mese per le zone più centrali. Per chi lavora o vive in centro, l’impatto economico è stato immediato, con soste brevi più costose e meno convenienza per la permanenza prolungata.

Il Comune ha dichiarato che l’obiettivo non è soltanto economico, ma ambientale e logistico: meno auto in centro, più spazio per bici, pedoni e trasporto pubblico. Alcune agevolazioni mirate sono previste per categorie specifiche (residenti, lavoratori turnisti, disabili), ma il messaggio resta chiaro: l’automobile privata deve fare un passo indietro nelle aree urbane più congestionate.
Il confronto con Milano e Roma: perché Bologna è balzata in cima
Il primato bolognese emerge con forza nel confronto con le altre grandi città italiane. A Milano, nell’area più centrale (la Cerchia dei Bastioni, corrispondente all’Area C), il costo della sosta si ferma a 3 euro l’ora, e scende già poco fuori. A Roma, anche nelle aree più trafficate, si resta sotto ai 2,50 euro.
Bologna, con i suoi 3,90 euro orari, ha dunque superato non solo i competitor storici, ma ha stabilito un nuovo record nazionale, consolidato proprio in questi mesi autunnali, in cui la città torna a riempirsi di studenti, turisti e lavoratori. La strategia si allinea ai modelli europei di mobilità urbana, ma solleva critiche da parte di commercianti e categorie produttive, che vedono nei costi maggiori un ostacolo per l’accesso al centro.
Intanto, il Comune continua a potenziare il trasporto pubblico e promuove l’acquisto di abbonamenti integrati per incentivare il cambio di abitudini. Resta però il dato: per parcheggiare in centro a Bologna, oggi, servono quasi 4 euro all’ora. E con l’arrivo dell’inverno, la permanenza in auto rischia di pesare anche di più.
