Camicia in tessuto riciclato: focus sul cartellino informativo del capo 100% sostenibile. - www.ecoblog.it
La produzione di materiali tessili è in continua evoluzione, in particolare ciò che una volta veniva considerata spazzatura o scarto oggi è considerato una risorsa.
Il post-consumo, dal denim al cotone o poliestere, diventa materiale da recuperare. Ciò che fino a pochi anni fa sembrava un sogno utopico, ovvero prodotti sostenibili alla portata di tutti, oggi è sempre più realtà. Questo approccio al riciclo tocca principalmente la filiera di produzione dell’abbigliamento, ma non solo: dalle pochette e trousse personalizzate, ai porta-documenti agli accessori per il lavoro e il tempo libero, fino a oggetti di design quotidiano che entrano nelle case e negli spazi professionali.
L’evoluzione dei materiali riciclati: da nicchia a trend consolidato
Perché la produzione con materiali riciclati è rimasta una nicchia per molto tempo? La risposta risiede nel prezzo: i prodotti realizzati in fibre rigenerate o biodegradabili denominati “green” sono stati messi sul mercato ad un prezzo più costoso rispetto alle produzioni standard, infatti le tecnologie per il riciclo non erano così sviluppate. Oggi la filiera di produzione si è organizzata ottimizzando i processi e grazie a volumi di produzione più sostanziosi è finalmente riuscita a proporre prezzi competitivi.
Gli investimenti in tecnologie di riciclo e in processi più efficienti hanno anche immesso sul mercato materiali rigenerati di qualità migliore rispetto al passato. Ad esempio il denim riciclato nasce da una filiera tracciabile che trasforma jeans logori in nuovi filati di altissima qualità. Tessuti utilizzati per dare vita a nuovi abiti o per realizzare borse o accessori, con un impatto ambientale minimo e caratteristiche e prezzi simili a materiali vergini, abbattendo la barriera che una volta frenava l’adozione su larga scala.
Il riciclo post-consumo è diventato parte integrante del modello di economia circolare che mira a ridurre l’estrazione di nuove risorse, diminuire l’impronta di carbonio e dare nuova vita a ciò che un tempo veniva etichettato come spazzatura.
Il mercato dei tessuti riciclati e la competitività dei costi
Finalmente la competitività dei costi di produzione dei tessuti green è diventata realtà. Prodotti realizzati con cotone rigenerato, poliestere da bottiglie PET riciclate o denim post-consumo non sono più necessariamente più costosi dei tessuti convenzionali. Questo avviene perché la domanda è in crescita, la tecnologia di riciclo è sempre più efficiente e le economie di scala consentono di distribuire i costi su produzioni più ampie.
Il mercato globale dei prodotti upcycled (riutilizzati e trasformati) ha mostrato tassi di crescita inimmaginabili, con proiezioni che indicano una crescita costante anche nei prossimi decenni.
Il ruolo dei produttori tessili
Nel contesto italiano e internazionale, molte aziende stanno rispondendo a questa crescente richiesta con offerte di prodotti che combinano sostenibilità e performance. Realtà specializzate nella produzione tessile hanno aggiornato le loro linee di produzione includendo accessori realizzati con cotone biologico, denim post-consumo e poliestere riciclato, rispondendo a un mercato che non si accontenta più di eccezioni isolate.
I prodotti, quindi, non devono essere soltanto belli e funzionali, devono essere parte del cambiamento: contribuire a ridurre l’impatto ambientale. Realizzati con materiali rigenerati o riciclati, invece di utilizzare nuovi polimeri o fibre vergini, tali prodotti oggi attirano l’attenzione dei clienti più sensibili alle tematiche di eco sostenibilità, si collocano ai primi posti per vendite, superando quelli realizzati con materiali standard, proprio perché rispondono a un bisogno condiviso di responsabilità senza sacrificare stile o qualità.

Un caso studio
Concetto è, realtà attiva nel mercato dei gadget personalizzati, ha evidenziato come la sostenibilità sia diventata un fattore competitivo decisivo. Oggi il volume di prodotti creati con materiali eco-friendly ha superato quello dei prodotti convenzionali, a dimostrazione che il consumatore finale è pronto e desideroso di adottare soluzioni più sostenibili, anche su larga scala.
Questa tendenza si riflette anche in altri ambiti dell’industria tessile: grandi marchi e retailer internazionali investono nella ricerca e sviluppo di materiali rigenerati, collaborano con start-up tecnologiche per sviluppare tessuti innovativi e aumentano la quota di fibre riciclate nelle proprie collezioni, tanto da raggiungere percentuali significative di materiale sostenibile nelle linee di prodotto.
Si comincia anche a dover fronteggiare una richiesta di materiali “green” a volte maggiore della capacità produttiva e bisogna quindi trovare soluzioni adeguate. Ad esempio l’enorme domanda di cotone biologico ha messo in difficoltà diversi coltivatori che hanno visto una riduzione drastica delle vendite di cotone standard e che per convertire i campi al biologico hanno bisogno di diversi anni. Una risposta interessante è stata la produzione di capi con “cotone in conversione” : tale certificazione garantisce che il cotono è già coltivato con tutti i paramteri richiesti nel biologico ma non ha ancora la certificazione “bio” perchè bisogna attendere i tempi previsti dalla normativa. Concetto è promuove da sempre tali capi per sostenere un passaggio a produzioni biologiche senza danneggiare economicamente i coltivatori.
Tecnologie e materiali: oltre il denim e il cotone
Non solo denim e cotone, la varietà dei materiali riciclati “green” che di recente sono stati immessi sul mercato è sorprendente. I nuovi processi di produzione includono il poliestere riciclato estratto da bottiglie di plastica, piuttosto che nylon rigenerato, ma anche materiali tecnici innovativi. Tutti hanno un focus sulla riduzione dell’impatto ambientale e allo stesso tempo hanno qualità e caratteristiche di alto livello.
Tutte tecnologie che non si fermano al riciclo meccanico, ma permettono di separare e rigenerare anche fibre miste: è il caso di tessuti che combinano cotone e poliestere, i nuovi processi sono capaci di generare nuovi materiali che possono essere riciclati all’infinito, trasformando un problema in una opportunità reale di economia circolare.
