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ENERGIE

Germania: la domenica delle rinnovabili

Alle ore 12 di domenica 11 maggio eolico e fotovoltaico hanno garantito i due terzi della produzione tedesca e il prezzo dell’energia elettrica è diventato negativo…

Lo scorsa domenica 11 è stata posta un’altra pietra miliare per le rinnovabili:  in Germania a mezzogiorno il 67% della produzione elettrica è stato garantito da eolico e fotovoltaico, che hanno comunque coperto oltre il 45% del fabbisogno nell’arco delle ore diurne.

E’ un dato estremamente significativo, almeno per tre ragioni:

(1) Non si è ancora raggiunto il periodo annuo di massima insolazione;

(2) Il prezzo di picco dell’energia elettrica è diventato addirittura negativo;

(3) La rete non ha avuto problemi a gestire questa massiccia immissione di energia da fonti intermittenti:

«Ancora una volta è stato dimostrato che un sistema elettrico moderno quale è quello tedesco può accettare una significativa penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili, che sono variabili, ma predicibili», commenta Bernard Chabot, uno degli analisti di Renewables International. «In effetti non ci sono ostacoli tecnici o economici per coprire inizialmente il 20% della domanda con le rinnovabili e successivamente il 50% e oltre combinandole con misure di efficienza energetica e sistemi di accumulo».

Questo avviene in Germania, dove l’irraggiamento solare varia tra 900 e 1300 kWh/m² anno, mentre in Italia dove è tra 1100 e 1800 potremmo fare molto di più. Chistè ‘o paese d’ ‘o sole, ma evidentemente non lo abbiamo ancora capito abbastanza.

Il video in alto mostra in time-lapse l’installazione degli 860000 impianti fotovoltaici in Germania tra il 2009 e il 2013.

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