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Mondiali 2014: Greenpeace propone una grande Ola contro Adidas

Una grande ola da generare online per convincere Adidas, il marchio della moda sportiva tedesca a disinquinare i suoi prodotti

Greenpeace prosegue con la campagna Detox rivolta ai Mondiali 2014 chiedendo che Adidas, colosso dell’abbigliamento sportivo tedesco, si assuma la responsabilità ambientale sui suoi prodotti trovati contaminati da sostanze inquinanti.

Stamane con la proiezione dei filmati presso la sede centrale di distribuzione di Adidas per l’Europa occidentale che si trova in Germania gli attivisti di Greenpeace hanno aperto la campagna per fare pressing sull’azienda tedesca. Ricorda Greenpeace:

Adidas guadagna miliardi con la Coppa del Mondo e non mantiene le promesse di disintossicazione del loro abbigliamento. Secondo uno studio di Greenpeace i contaminanti chimici come perfluorurati (PFC) e solventi come dimethylformamid ( DMF ) sono stati rilevati nei prodotti dell’ Adidas World Cup. Invece di portare nuovi colori e design Adidas dovrebbe finalmente iniziare a produrre scarpe pulite.

Per ricordare Adidas della sua responsabilità ambientale , gli attivisti di Greenpeace domani manifesteranno in tutto il mondo: Hong Kong, Taiwan, Russia, Indonesia, Filippine, Cina, Corea del Sud e Messico e davanti ai negozi Adidas vi saranno striscioni con su scritto:

Lo sporco segreto di Adidas. DETOX NOW !

Greenpeace in aggiunta a queste attività lancia sia la petizione online con una mail da inviare direttamente a Herbert Haine CEO di Adidas, sia l’evento per la più grande Ola mondo. Gli amanti dello sport di tutto il mondo possono partecipare utilizzando una applicazione smartphone per registrare la propria Ola e per condividerla su twitter con l’hastag #detoxfootball. Greenpeace userà le Ola per inondare il produttore di articoli sportivi con la protesta dei consumatori.

La campagna internazionale Detox di Greenpeace esorta i produttori tessili a sostituire le sostanze chimiche tossiche con alternative ecocompatibili. I test di Greenpeace mostrano che dal 2011 le sostanze chimiche provenienti da stabilimenti tessili inquinano l’acqua potabile che scarseggia nei paesi produttori del sud. Adidas, Nike e Puma sono stati i primi a impegnarsi per una produzione pulita tre anni fa ma gli attuali test di Greenpeace mostrano che le misure promesse sono ancora troppo timide.

Foto | Greenpeace Mexico

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