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Inquinamento

Ancora flaring con fiammata di 30 metri in Val d’Agri, ma non sarebbe #tuttaposto

Ancora un episodio di flaring in Val d’Agri al Centro Olio di Viggiano ma le rassicuranti parole dell’Eni non sortiscono l’effetto desiderato

Ancora un episodio di flaring in Val D’agri presso il centro Olio di Viggiano, dove si estrae il petrolio della Basilicata, che ha visto una fiammata improvvisa e violenta alla torcia, che ha bruciato per oltre 30 metri l’altro ieri. L’episodio si è verificato alle 12:30 e la causa secondo quanto riferito da ENI sarebbe stata dovuta a:

Una improvvisa mancanza della fornitura Enel causata da condizioni di forte maltempo.

Le fiamme hanno raggiunto circa i 20-30 metri di altezza il che oltre a essere visibile a occhio nudo ha generato preoccupazione tra gli abitanti della zona. Eni ha poi spiegato:

Sono prontamente intervenute le corrette logiche di sicurezza dell’impianto depressurizzando alcune apparecchiature di processo e convogliando una parte del gas in esse contenuto alla fiaccola. I dati disponibili registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria nella prima ora interessata dall’evento non mostrano criticità. Sono stati attivati tutti i canali di comunicazione previsti dalle procedure» e sono stati quindi informati «tempestivamente tutti gli enti e le autorità interessate, a partire dai sindaci.

Amedeo Cicala, sindaco di Viggiano ha scritto al premier Renzi e richiamando le recenti affermazioni in merito alla necessità di trivellazioni:

Se è così importante per l’Italia il petrolio lucano è un Suo dovere trovare il tempo da dedicare alla nostra terra. Si assume lei le responsabilità di un percorso deciso ai piani alti guardando ad un semplice puntino su una cartina geografica senza conoscerne i problemi e senza visitarne i luoghi? In conclusione non è una questione come dice Lei di “comitati” e di “comitatini”, qui è in gioco il futuro della gente della Val d’Agri, cittadini italiani al pari degli altri. Nel caso in cui si scelga un percorso non condiviso, non troverà un “comitatino” ma un intero popolo, quello della Val d’Agri con le Sue istituzioni a spendere tutte le energie necessarie per farsi rispettare, per far rispettare un territorio che troppe volte la storia italiana ha relegato ai confini ed ai margini dello sviluppo economico e sociale.

Del medesimo parere Aldo Berlinguer assessore regionale all’Ambiente circa il comunicato dal tono #tuttaposto di Eni che ha ribadito:

Saranno malfunzionamenti temporanei, saranno pure meccanismi di sicurezza ma io a questa sequela di fiammate al Centro Olio di Viggiano non ci sto. Non possiamo rassegnarci a questo andazzo; valuteremo ogni possibile provvedimento. Secondo Eni va tutto bene e ogni volta ci pervengono comunicazioni rassicuranti. Ma il ripetersi di questi malfunzionamenti non fa stare tranquillo nessuno. Non passerà quindi inosservato questo ennesimo episodio, specie dopo la presa di posizione assunta dalla Regione già a inizio anno. Mi recherò di persona al Centro Olio e faremo le opportune verifiche, assieme a tutti gli enti preposti, sull’accaduto. Mi auguro che Eni voglia garantirci una collaborazione non solo formale. E’ arrivata l’ora di mettere un punto al ripetersi di questi eventi.

Via | Il quotidiano web, Nuova del Sud, La Gazzetta del Mezzogiorno, TRmtv
Foto | Glattorraca

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