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Alimentazione

Cina, cento tonnellate di tofu tossico in vendita

Un altro scandalo alimentare su vasta scala nelle regioni dello Shandong, dell’Henan e dello Jiangxi

La criminalità organizzata cinese ha immesso sui mercati dell’Est del Paese circa 100 tonnellate di tofu tossico. La vicenda, resa nota quest’oggi dai media di Pechino, non è che l’ultimo capitolo della lunga storia di pratiche illegali nell’industria alimentare cinese.

Alle partite di tofu sarebbe stato aggiunto l’idrossimetansolfinato di sodio, un agente sbiancante che ha lo scopo di offrire un aspetto più chiaro e appetibile al tofu, modificandone anche la consistenza.

L’utilizzo di questa sostanza (nota a livello internazionale come rongalite) è proibito dall’industria alimentare perché la sostanza è considerata cancerogena.

Secondo il quotidiano Qilu Eveneing News la banda che ha immesso queste 100 tonnellate di tofu sul mercato è guidata da tre cugini. Secondo i poliziotti che hanno scoperto la fabbrica del tofu adulterato nelle regioni dello Shandong, dell’Henan e dello Jiangxi, l’odore dei locali in cui avveniva la produzione era insostenibile. Non sono attualmente segnalati casi di intossicazione o di malattia, ma l’allerta sanitario in queste province dell’est della Cina è massimo.

Come abbiamo spesso raccontato su Ecoblog, le frodi alimentari e i rischi per i consumatori cinesi sono una vera e propria piaga per il settore alimentare cinese. Nello scorso luglio la società Yum Brands, casa madre di KFC e McDonald’s, è stata messa sotto accusa per l’utilizzo di carne oltre la data di scadenza, mentre nella carne venduta come di asino da Wal-Mart sono state trovate tracce di volpe.

Via | Le Monde

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