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Agricoltura

Miele: produzione dimezzata e ora si teme per il coleottero killer

Piogge e anomalie climatiche sono la principale causa del dimezzamento della produzione di miele di acacia, castagno, agrumi e mille fiori. Ma ora l’emergenza è legata a un coleottero killer

Le anomale condizioni meteo e le continue piogge che hanno caratterizzato la primavera e l’estate 2014 hanno dimezzato la produzione italiana di miele di acacia, castagno, agrumi e mille fiori, ma l’allarme per le sorti della mielicoltura è legato soprattutto all’arrivo in Italia del coleottero Aethina tumida, un insetto killer appartenete alla famiglia dei Nititulidi che si nutre di miele, di polline e soprattutto delle covate di api, annientando la popolazione e costringendola ad abbandonare l’alveare.

Si tratta della stessa situazione prodottasi in Nord America negli anni Novanta, quando questo coleottero invase le campagne provocando ingenti danni al patrimonio apistico, con livelli di infestazione mai riscontrati in Africa, sua zona di origine.

Circa 3000 apiari situati nelle zone dei focolai di infezione sono già stati distrutti sia in Calabria che in provincia di Siracusa, con conseguenti danni economici di natura diretta e indiretta (le api contribuiscono alla produzione ortofrutticola con l’impollinazione) quantificabili in diversi milioni di euro.

Secondo Coldiretti si tratta di una situazione da affrontare con grande cautela: gli apicoltori non possono spostare gli apiari indenni nel raggio di 20 chilometri da dove è stato riscontrato il primo focolaio, né possono far rientrare gli apiari nella zona di restrizione, quindi senza poter effettuare spostamenti e senza api, nella prossima stagione produttiva non potranno produrre miele.

Al fine di cercare di mantenere il tessuto economico e sociale del territorio è necessario intervenire a sostegno delle aziende gravemente colpite attraverso strumenti che ne possano sostenere la ripresa dell’attività economica

ha chiesto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in una lettera inviata al Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina.

Via | Coldiretti

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