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ECOLOGIA

La giornata mondiale della biodiversità: “Un quinto delle specie sono a rischio estinzione”

Eccessivo sfruttamento del suolo e delle risorse naturali, innalzamento delle temperature. Sono queste le principali minacce per le specie viventi.

Domani, 22 maggio 2015, si celebra la giornata mondiale della biodiversità. E come sempre per Legambiente è l’occasione giusta per fare il punto sullo stato di salute delle specie viventi che abitano la terra e anche per capire quali siano i principali fattori che mettono a rischio proprio la biodiversità che domani si celebra.

Quali siano questi fattori, ormai, è cosa nota: fonti inquinanti, sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, frammentazione degli habitat, cambiamenti del clima e invasione di specie aliene. Quello che ancora manca è una vera e chiara strategia per fronteggiare il problema da parte della politica. Come tenere viva una biodiversità che è sempre più minacciata?

Scrive Legambiente: “Oltre un quinto del totale delle specie presenti nel nostro Paese sono a rischio di estinzione. Il 60% delle specie e il 77% degli habitat in Europa sono in uno stato di conservazione non favorevole e probabilmente non raggiungeranno l’obiettivo generale di fermare la perdita di biodiversità entro il 2020″.

Circa la metà dei corpi idrici d’acqua dolce in Europa difficilmente raggiungerà il “buono stato ecologico” nel 2015, come stabilito da una Direttiva del 2000. Inoltre, secondo un recente studio pubblicato da Science, se non riusciremo a porre un freno all’innalzamento delle temperature, una specie su sei di animali e piante (il 16%) rischia di estinguersi entro il 2100. Ecco perché diventa necessario creare nuovi modelli di sviluppo che puntino sulle energie rinnovabili, sulle pratiche agricole sostenibili e sulla salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico.

Per analizzare più a fondo il tema della biodiversità, può essere una lettura interessante il dossier integrale presentato da Legambiente e che potete trovare qui sotto in pdf.

Rapporto biodiversità di Legambiente 2015

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