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India, piogge torrenziali e inondazioni: 269 morti e migliaia di evacuati

Tre milioni di persone senza accesso ai servizi basici nello stato del Tamil Nadu

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Tre milioni di persone non hanno più accesso ai servizi basici nel Tamil Nadu, lo stato dell’India maggiormente colpito dalle inondazioni provocate dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni.

Il numero di morti nella città meridionale di Chennai è salito a 269. Le inondazioni stanno rendendo difficoltose le operazioni di soccorso da parte dell’esercito che è riuscito a raccogliere e mettere in sicurezza 18mila persone che si erano rifugiate sui tetti o nei villaggi vicini.

Quello che ha colpito Chennai – con 4,3 milioni di abitanti quarta città più popolosa del Paese – è stato l’acquazzone più forte da oltre un secolo a questa parte, con 104 cm di acqua caduti in 48 ore.

L’esercito sta lottando contro il tempo per riparare strade e ponti crollati e per implementare le attività di messa in sicurezza con ruspe e sacchi di cemento. Si cerca, inoltre, di raggiungere le persone intrappolate nelle zone inondate della città.

I voli e i treni per Chennai sono stati sospesi e le barche dei pescatori vengono utilizzate per trasportare le persone dalle periferie più colpite della captale del Tamil Nadu, verso i centri in cui le autorità stanno radunando gli sfollati.

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Il premier Narendra Modi ha puntato il dito contro i cambiamenti climatici e si è recato a Chennai per verificare la buona riuscita delle attività di salvataggio. La politica energetica di Modi resta contraddittoria: se, da una parte, il leader del secondo Paese più popolato al mondo ha annunciato di voler investire circa 28 milioni di euro nell’energia solare, dall’altra ha confermato che l’India continuerà a sostenere la propria crescita economica anche con le risorse fossili come il carbone.

“Chennai è diventata un’isola. Si tratta di un evento senza precedenti” ha dichiarato Rajnath Singh.

Via | The Guardian

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