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Auto Elettriche

Batterie auto elettriche: le Gigafactory falliranno?

Le Gigafactory non serviranno ad abbassare il prezzo delle batterie per le auto elettriche e per le energie rinnovabili. Né il costo del fotovoltaico. Lo pensa il CEO di SolarVision.

La corsa alla costruzione delle gigafactory, sia quelle per costruire batterie per auto elettriche ed energie rinnovabili, sia quelle per i pannelli fotovoltaici, non sarà utile ad abbassare di molto il prezzo né degli accumulatori né dei moduli fotovoltaici.

Ne è convinto Andy Skumanich, imprenditore noto nella Silicon Valley e fondatore e CEO di SolarVision Co. In un commento pubblicato su Renewable Energy World Skumanich spiega che l’enorme scala di produzione non basta a far scendere i costi. Né a rendere sostenibile economicamente la mega fabbrica.

Detta in parole semplici, Skumanich spiega che queste fabbriche giganti non sono poi diverse da impianti di dimensioni più ridotte. Se non nella scala, appunto. In una Gigafactory non esistono macchinari che non possono essere installati anche su una normale fabbrica: ce ne sono solo di più.

Invece di avere 10 macchinari per la costruzione di un componente, quindi, se ne hanno 100. Che sono la migliore tecnologia disponibile al momento. Man mano che si usano i macchinari saltano fuori i problemi e si trovano le soluzioni. Quando uscirà la nuova generazione di quel macchinario ci sarà solo una differenza tra la fabbrica “standard” e la gigafactory: la prima dovrà sostituire 10 macchinari, la seconda 100.

Un discorso molto simile si può fare anche con la catena dei fornitori: l’unica differenza è la scala e la quantità dei cambiamenti che bisogna apportare nei rispettivi impianti di produzione. Il resto non cambia.

Dal lato della domanda, poi, bisogna vedere se ad una “giga-offerta” corrisponde una “giga-domanda“. E, secondo Skumatich, la risposta è “no“. Perché è inutile produrre una quantità enorme di tale modello di batteria per auto elettriche o di pannello fotovoltaico: il reparto vendite verrà presto a dirti “cosa si vende, cosa funziona e cosa no“. La domanda, quindi, potrebbe essere molto più frammentata dell’offerta.

E, finalmente, Skumatich viene alla questione dei costi di produzione finali: “Con impianti e catene di fornitura non aggiornati i costi saranno più alti anche se la domanda cresce lentamente. La gigafactory lavorerà in rosso a causa di costi troppo alti e ricavi troppo bassi“.

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