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ECOLOGIA

Carburanti sintetici e rinnovabili contro il cambiamento climatico

L’innalzamento delle temperature può essere contrastato anche grazie all’impiego di carburanti sintetici e rinnovabili, che presentano tanti vantaggi pratici. Al momento i costi produttivi sono il loro handicap.

Bosch crede nel potenziale dei carburanti sintetici e rinnovabili, per alimentare i veicoli tradizionali che saranno in strada nei prossimi decenni, al fine di ridurre le emissioni di CO₂ e contrastare il cambiamento climatico.

Quasi tutti, ormai, sappiamo che l’Accordo di Parigi mira a contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto della soglia di 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, per mantenerlo entro 1,5°C.

Ciò porterà a grandi cambiamenti nel mondo della mobilità, che in un futuro neppure troppo lontano vedrà convivere auto, moto ed altri veicoli alimentati in modo molto diverso fra loro.

Per far sì che anche i mezzi spinti da motori termici facciano meglio la loro parte nella riduzione delle emissioni, una delle possibili soluzioni è l’utilizzo di carburanti sintetici, la cui produzione è già tecnicamente fattibile.

Li si ottiene facendo ricorso all’elettricità generata da fonti rinnovabili per ricavare idrogeno dall’acqua, poi si aggiunge il carbonio e infine si combinano CO₂ e H₂ per produrre benzina, diesel, gas o kerosene sintetici. Idealmente, per dar vita ai carburanti sintetici e rinnovabili, i produttori catturano l’anidride carbonica dall’aria circostante, trasformando i gas serra in una risorsa, senza impatti dannosi sul clima.

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Il processo Fischer-Tropsch produce carburanti sintetici e rinnovabili che possono essere utilizzati nei motori e nelle reti di distribuzione esistenti, senza dover prima modificare i veicoli e l’infrastruttura, con un impatto immediato e con risultati più veloci.

I sintetici possono essere aggiunti anche ai carburanti tradizionali per ridurre le emissioni di CO₂ dei veicoli già in circolazione, contribuendo alla causa ancora prima che sia avviata la produzione su vasta scala. Le strutture chimiche e le proprietà di base della benzina rimangono intatte, tanto da poter alimentare pure le auto d’epoca. Facile capire i vantaggi.

Al momento uno dei limiti da superare è quello dei costi produttivi ancora elevati, ma la barriera verrà scardinata quando la capacità di produzione dei carburanti sintetici e rinnovabili sarà cresciuta e il costo dell’elettricità da fonti rinnovabili sarà diminuito.

I motori a combustione alimentati dai sintetici “carbon neutral” sono quindi un’importante strada da esplorare, alla luce di questi e di altri vantaggi connessi al loro uso. Possibile anche l’impiego su aerei e navi, che per tempi ancora lunghi continueranno ad affidarsi ai carburanti tradizionali.

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