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Inquinamento

Terre dei fuochi: si potenzia la presenza dello Stato

Il ministro Costa: “Lo Stato risponde con forza alle aggressioni degli ecocriminali”. Ci saranno più uomini del NOE per le terre dei fuochi.

Nel lavoro di contrasto ai roghi tossici nelle terre dei fuochi d’Italia ci saranno 50 uomini in più del NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri). L’aumento della pianta organica è stato approvato, con voto unanime, dal Consiglio dei Ministri, all’interno del Milleproroghe.

Il risultato mette altra energia nella lotta dello Stato contro questi drammi ambientali. I roghi dei rifiuti tossici presenti in quelle aree costituisco infatti un rischio per la salute della popolazione locale. Ecco perché ogni iniziativa di salvaguardia del territorio va letta positivamente.

Queste le parole del ministro dell’ambiente Sergio Costa: “Lo Stato scende in campo e risponde con forza e determinazione all’aggressione degli ecocriminali sui nostri territori. La scorsa estate, a partire dalla Campania, i roghi hanno avvelenato la vita quotidiana di decine di migliaia di cittadini italiani. Questo è intollerabile. Avevamo promesso che lo Stato non li avrebbe lasciati soli, e gli investigatori del NOE sono una risposta robusta e concreta“.

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I 50 militari del NOE destinati al prezioso e delicato compito saranno formati ad hoc per investigare sul ciclo illecito dei rifiuti. “Un’operazione necessaria -aggiunge il ministro Costa- che aiuterà le attività in quei territori così duramente colpiti. Il nostro obiettivo è roghi zero, l’abbiamo detto, e stiamo lavorando giorno e notte affinché i cittadini delle terre dei fuochi di tutta Italia, a partire dalla Campania, così duramente colpita, non debbano più temere di aprire una finestra e respirare veleni“.

Fonte | Ministero dell’Ambiente

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