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Ilva, settimana decisiva per il colosso di Taranto

Sarà questa una settimana intensa per la città di Taranto, in particolare per la multinazionale siderurgica Ilva: questa mattina la Procura della città pugliese ha rigettato la richiesta di scarcerazione per Emilio Riva, numero uno del colosso dell’acciaio, e per il direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso (al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari).

Secondo la Procura sono

tutt’altro che inconsistenti i pericoli che Riva e Capogrosso possano prendere iniziative finalizate ad avvicinare – con scopi di subornazione in senso lato – persone a vario titolo informate sui fatti o che saranno prevedibilmente sentite in dibattimento.

Nel frattempo, sempre questa mattina, il comitato Taranto Lider ha presentato in Procura un esposto ufficiale contro il Gruppo Ilva, chiedendo indagini epidemiologiche per verificare l’eventuale collegamento fra le emissioni inquinanti del gigante dell’acciaio e le patologie rilevate come infertilità ed entometriosi, con elevati rischi anche per le future generazioni.

E’ stato nominato intanto il nuovo Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto: la nomina è andata a Alfio Pini, ingegnere e Capo del Corpo nazionale Vigili del Fuoco ed è stata accolta con favore da più parti.

Giovedì il Ministro per l’Ambiente Corrado Clini sarà a Taranto, che nella città pugliese manca dalla scorsa estate, per presentare ufficialmente la nomina di Pini, nel tentativo dichiarato di cercare così di imprimere

una forte accelerazione al risanamento ambientale dell’Ilva e del territorio di Taranto, per la piena applicazione della legge 231.

Inoltre, si saprà probabilmente entro oggi la decisione del gip Todisco e della Corte d’Appello, che dovranno pronunciarsi sulla richiesta dell’azienda di rientrare in possesso del milione e 700mila tonnellate fra coils e lamiere, per un valore commerciale di un miliardo di euro, sequestrati dai magistrati lo scorso mese di novembre:

non comprendiamo per quali comprensibili ragioni ci venga negato lo sblocco delle merci

ha dichiarato nei giorni scorsi Bruno Ferrante, Presidente dell’azienda.

Sarà invece domani il giorno del “Tavolo Taranto” a Palazzo Chigi a Roma, occasione in cui si riuniranno più ministeri (tra cui Ambiente, Salute e Sviluppo Economico, i tre grandi dilemmi di Taranto) per riprendere i lavori sulla risoluzione dell’annoso problema Ilva, già avviati nei mesi scorsi: al vertice saranno presenti anche la Regione Puglia, la Provincia ed il Comune di Taranto.

Via | Ansa

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