Seguici su

Animali

Elezioni comunali di Roma 2013, il gatto di Alemanno e la vivisezione di Marino

Dopo Mario Monti, Silvio Berlusconi, Sandro Ruotolo, tocca anche al sindaco di Roma Gianni Alemanno fare campagna elettorale con gli animali domestici. E il candidato Ignazio Marino viene contestato dagli animalisti anti-vivisezione.

Dopo Mario Monti, Silvio Berlusconi, Sandro Ruotolo, tocca anche al sindaco di Roma Gianni Alemanno fare campagna elettorale con gli animali domestici. E il candidato Ignazio Marino viene contestato dagli animalisti anti-vivisezione.

Non si placa la moda, perchè di questo parliamo, dei politici imbraccianti animali domestici in campagna elettorale: non è infatti più il tempo dell’italico stoicismo durante la raccolta del grano o la bonifica delle paludi pontine, ma è il tempo degli sguardi sornioni e dolci, del piacere (elettorale) che riesce ad infondere l’amicizia con un animale.

L’ultimo politico a imbracciare il suo cucciolone è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Già famoso, il gatto, per essere salito all’onore delle cronache nel novembre scorso, quando il sindaco si era intellettualmente speso per la tutela e la salvaguardia della “nursery” di felini nel sito archeologico di Torre Argentina a Roma, famoso in città per le centinaia di gatti lì accuditi ed ospitati.

La privacy del suo gatto certosino però si era riusciti a salvaguardarla, fino a ieri: la foto che vi proponiamo infatti è stata postata sulla pagina Facebook del sindaco dal suo staff, corredata da questo post:

Roma negli ultimi 5 anni si è confermata città sensibile verso gli animali, capace di ascoltare tutti i rappresentanti delle associazioni animaliste presenti sul territorio. La mia idea è quella di una città a misura degli animali. Tra i miei impegni, anche quello di patrocinare e favorire il più possibile ricerche e studi su efficaci metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore farmaceutico.
Con la vostra fiducia continuerò a farlo!

Certamente il clamoroso caso Empatia-Monti, il cane fu affittato dallo staff de Le Invasioni Barbariche (ma il prescelto, secondo le ultime notizie, non ha retto al colpo e pochi giorni prima della diretta è venuto a mancare, sostituito in extremis proprio da Empy) e messo in braccio all’ex-premier, non è ripetibile e nemmeno comparabile, ma la cattiva abitudine di spettacolarizzare i propri animali domestici sembra diventare una vera e propria moda.

Con tutte le digressioni dissacranti del caso, che tra ilarità e presa in giro ha fatto nascere in tempi record il blog #Alegatto.

Problemi ben più seri invece per l’altro candidato sindaco di Roma, l’esponente del Pd Ignazio Marino, che ieri è stato duramente contestato a Campo de’ Fiori da un nutrito gruppo di Animalisti Italiani.

Al grido di

“Vivisezione falsa scienza, Marino non hai coscienza”

e

“Marino fai tu il babbuino”

gli animalisti hanno duramente contestato il candidato sindaco del Pd, ed ex chirurgo, reo di avere praticato vivisezione su alcuni animali (tra cui le scimmie) quando era negli Stati Uniti: occorre precisare che Ignazio Marino era nell’equipe medica di chirurghi che, nel 1992, eseguì il primo xenotrapianto di fegato della storia da scimmia a uomo.

Ed è proprio qui che si sono scontrati gli animalisti e Marino: gli xenotrapianti (pare che persino papa Giovanni Paolo II fosse possibilista su questa branca della chirurgia) e la vivisezione sono viste come una brutalità gratuita che l’uomo infligge agli animali, al pari degli allevamenti di visoni da pelliccia, o della mattanza di foche nell’Artico per sfruttarne il prezioso grasso.

La contestazione di ieri mirava anche a Stefano Dominella, presidente della casa di moda Gattinoni e candidato in una lista civica a sostegno di Marino, che ha tenuto a chiarire che l’azienda non ha mai realizzato collezioni di moda con pellicce.

Marino, circondato da manifestanti determinatissimi a far valere le loro ragioni, si è inizialmente rifugiato in un androne salvo poi cercare di quietare gli animi:

Sono pronto a un confronto sul tema della ricerca scientifica e delle cure mediche, non a una aggressione fisica, con addirittura una ragazza buttata a terra e ferita a una spalla. Non è questo il modo civile di affrontare una discussione così importante. […] Voglio precisare che io non mi sto candidando a fare il presidente del Cnr ma il sindaco di Roma e in Campidoglio avremo una consulta per i diritti animali, misure come il rispetto e il supporto ad animalisti con canili e gattili, oltre al trasferimento delle botticelle in parchi, senza che gli animali soffrano.

A polemiche quasi raffreddate, l’avversario per il Campidoglio Alemanno ha tentato la stoccata con la foto del gatto, scatenando l’ironia del web (per Marino il “popolo del web” ha riservato invece parecchio livore). Così il presidente dei Verdi Angelo Bonelli sulla contestazione a Marino:

A Marino va tutta la nostra solidarietà rispetto agli attacchi di pochi irresponsabili che dimostrano di non aver a cuore il futuro di una città che merità politiche ambientali degne di una grande capitale europea.

Evitando accuratamente qualsivoglia partigianeria, è evidente quanto gli animali e i loro diritti siano un tema “caldo” delle campagne elettorali recenti: in particolare lo stato di “elezioni permanenti” nel quale l’Italia si trova dal dicembre scorso ci ha regalato perle da collezione, che dai manifesti elettorali ai salotti televisivi hanno messo sempre più al centro gli animali domestici e sempre meno il politico di turno.

C’è da chiedersi il perchè.

Ultime novità