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Energia

Eni gas e luce diventa Plenitude: un impegno concreto per la transizione energetica

Eni Gas e Luce diventa Plenitude in un impegno sempre più concreto per la transizione energetica. Ecco cosa cambia per i clienti.

Plenitude

Negli ultimi anni le fonti di energia rinnovabile sono sempre più utilizzate e ricercate, complice anche la sempre più importante presa di coscienza di cittadini e aziende verso l’urgenza di ridurre il più possibile il nostro impatto sull’ambiente.

I cambiamenti climatici sono sempre più evidente e gli studi più recenti parlano chiaro: non c’è più tempo da perdere, bisogna agire e nel modo più rapido possibile. I cittadini hanno tanti strumenti per consumare in modo più responsabile e ridurre l’impatto delle loro azioni sull’ambiente, ma è altrettanto importante che lo sforzo più grande arrivi dalle grandi società del settore energia. Ed è quello che sta facendo Eni gas e luce in quello che è il più importante rebranding dalla sua societerizzazione, aggiornando il suo Statuto Sociale e diventando una Società Benefit con un nome tutto nuovo, Plenitude, per rappresentare al meglio la visione globale e dell’energia che continua a rigenerarsi.

L’annuncio della nascita di Plenitude è avvenuto lo scorso novembre, ma pochi mesi prima è avvenuto un cambiamento fondamentale, con un primato per il nostro Paese: il 1° luglio 2021 Eni gas e luce ha aggiornato il proprio Statuto Sociale in Società Benefit, diventando di fatto la prima grande azienda italiana del settore dell’energia a compiere questo passo, lasciandosi alle spalle il concetto più convenzionale di azienda.

Società Benefit. Cosa significa e quali sono le differenze con una società convenzionale

I mercati del XXI secolo hanno portato a sfide e nuove opportunità che hanno iniziato a rendere inadeguati i modelli dominanti di impresa a scopo di lucro, così come li abbiamo conosciuti nel corso dei decenni precedenti. L’Italia ha fatto da apripista per l’Europa introducendo nel 2016 la Società Benefit, una forma giuridica innovativa che consente a imprenditori, manager, azionisti e investitori di proteggere la missione dell’azienda pur avendo un impatto positivo sulle persone, le comunità e l’ambiente.

Le Società Benefit integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera e dallo scorso anno, dopo una serie di passaggi importanti come l’ingresso nel business della mobilità elettrica e l’integrazione delle energie rinnovabili di Eni, Eni gas e luce è diventata una Società Benefit e ha sposato i principi di ESG, Environmental, Social and Governance, con lo scopo di creare valore condiviso nel medio e lungo periodo.

Plenitude pone sullo stesso piano gli obiettivi di business e l’impegno verso la sostenibilità nel senso più ampio del termine. Questo non significa soltanto ridurre l’impronta carbonica affrontando il problema su più fronti, dalle energie rinnovabili alla mobilità elettrica, ma anche creare e diffondere la cultura dell’uso sostenibile dell’energia, valorizzando il ricorso a fonti di energia rinnovabile ed educando a un consumo energetico consapevole ed efficiente, così come promuovere lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti, servizi e tecnologie in grado di assicurare un utilizzo responsabile dell’energia, migliorando allo stesso la qualità della vita.

Adottare i principi ESG, però, significa anche dialogare in modo trasparente coi propri clienti e porli al centro della propria attività offrendo loro prodotti e servizi di qualità che rendano più sostenibile lo stile di vita e le abitudini dell’intera collettività. Allo stesso modo è necessario avere la stessa cura e lo stesso rispetto per i propri dipendenti e i propri collaboratori, salvaguardando la diversità e l’integrazione come risorse preziose e creando quindi condizioni favorevoli all’accoglienza e alla flessibilità del lavoro e sostenendo sempre di più la conciliabilità dei tempi di vita e di lavoro.

Da Eni luce e gas a Plenitude. Cosa cambia per i clienti?

Forte della propria storia costellata di successi e importanti traguardi raggiunti, Plenitude punta ad alzare ancora di più l’asticella degli obiettivi con un’ambizione davvero unica nel panorama italiano e non solo. Plenitude si impegna a ridurre l’impronta carbonica muovendosi su più fronti, a cominciare dall’incremento di capacità installata da fonti rinnovabili che passerà da oltre 1,4 GW del 2022 a oltre 6 GW nel 2025 fino ad arrivare a superare i 15 GW nel 2030 grazie a impianti solari, eolici on-shore e off-shore e progetti di storage.

Già da questo 2022 Plenitude sta offrendo energia elettrica rinnovabile ai clienti residenziali e dal 2030 farà lo stesso con tutte le aziende del proprio portfolio, ma a fare la differenza non sarà soltanto la fornitura di energia elettrica rinnovabile. È fondamentale, e questo in casa Plenitude è molto chiaro, ridurre gli sprechi e ottimizzare l’uso di tale energia. Questo significa che anche i clienti saranno i protagonisti di una transizione energetica accompagnati proprio da Plenitude, che fornisce servizi smart dedicati al risparmio energetico per le abitazioni e aiuta le imprese a realizzare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici promossi dal governo italiano con una serie di bonus, da quello per gli interventi di ristrutturazione a quello per il rinnovo dei mobili e degli elettrodomestici, passando per l’ecobonus, il superbonus 110 e il bonus per sostituire un impianto di riscaldamento con uno nuovo in grado di garantire il risparmio energetico.

Non solo. Plenitude ha già avviato un percorso graduale di decarbonizzazione della propria offerta gas grazie all’acquisto di certificati che compensano le emissioni legate all’utilizzo del gas tradizionale nelle abitazioni dei propri clienti e dal 2026 amplierà il proprio portafoglio con l’introduzione del biometano.

Anche la mobilità elettrica è al centro degli obiettivi di Plenitude, che entro il 2030 punta a diventare leader del mercato per numero di stazioni di ricarica dei veicoli elettrici installate nel territorio italiano e in Europa, arrivando alle 30mila colonnine di ricarica a fronte delle oltre 7mila attualmente installate soltanto in Italia.

In questo senso è particolarmente importante l’accordo tra Be Charge, società di Plenitude per la mobilità elettrica, e l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione che comprende i Comuni che possono fregiarsi della “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano, tutti quei piccoli borghi eccellenti e con popolazione al di sotto dei 15mila abitanti, dove la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica.

 

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