
Sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo il pedale smart ha raccolto 90mila euro in tre giorni e 120mila euro in dodici, tanto che a 19 giorni dalla fine della campagna tutto lascia credere che la raccolta fondi dal basso si avvicinerà al triplo della somma richiesta per far partire il progetto.
L’idea di Christian Kravanja e del suo team di lavoro con sede a Parigi è quella di una Sim card saldata all’interno del pedale, invisibile e in grado di trasmettere la posizione della bicicletta, senza l’ausilio di batterie, né caricatori o prese di corrente.
La Sim card è una sorta di transponder che, nell’ottica dell’Internet delle cose, entra in relazione con i device, trasmettendo le cooridnate della bicicletta a un cellulare iOS o Android. La Sim permette di mappare gli spostamenti, ma allo stesso tempo è sensibile alle vibrazioni ed è quindi in grado di lanciare l’allarme in caso di furto.
Come dicevamo in precedenza non ha bisogno di batterie, né di allacciamenti alla rete elettrica perché è in grado di auto-alimentarsi grazie a un sistema che si ricarica durante la pedalata. La durata è illimitata ed è immediatamente funzionante in Italia, così come in tutta l’Unione Europea, negli Stati Uniti e in Cina, Russia, Svizzera e Israele.
Il progetto ha avuto un successo tale da prendere in contropiede i suoi stessi artefici, a conferma di come l’Internet delle Cose ovverosia la capacità di ricevere ed emettere dati degli oggetti che fanno parte della nostra quotidianità sia ormai una realtà che si integra con i nostri device, principalmente con i nostri smartphone.
Via | Indiegogo