
Cuneo fiscale: più soldi in busta paga? - www.ecoblog.it
Il cuneo fiscale ha dato la sua mazzata a tutti quelli che sono gli stipendi del mese di giugno. Vediamo insieme quali sono questi tagli e chi colpiranno nello specifico.
L’attenzione deve essere posta al sito di NoiPA e cercare di capire cosa cambia e a cosa è possibile rinunciare per non rientrare anche noi in quelli che sono i tagli che il cuneo sta portando avanti. Ma bisogna fare presto, entro la fine del mese di maggio.
Si tratta di un passaggio importante perché non ci saranno solo dei tagli ma anche dei cittadini che riceveranno degli arretrati. Cerchiamo di capire insieme.
Il cuneo fiscale aiuta i cittadini?
Una situazione che è sempre stata considerata di stallo quella fra i mesi di maggio e giugno, per quel che riguarda la pubblica amministrazione. La metà dell’anno, quanto anche il suo inizio e la sua fine, rappresentano i momenti in cui lo Stato applica dei tagli, purtroppo dovuti al cuneo fiscale, o dall’altro lato restituisce soldi al cittadino (i cosiddetti arretrati).
Cosa succederà proprio in questo mese di giugno? C’è un passaggio importante proprio per chi lavora nella pubblica amministrazione: per effetto delle misure previste dalla Legge di Bilancio, NoiPA applicherà il taglio del cuneo fiscale ma riconoscerà, anche, gli arretrati riferiti ai mesi da gennaio a maggio 2025.
Questo significa che alcuni cittadini vedranno la loro busta paga un po’ più piena del solito grazie alla riduzione delle trattenute fiscali.
Beneficio sì, ma con una rinuncia
Ma la cosa alla quale bisognerà fare attenzione è che, purtroppo, non sarà tutto così automatico: infatti bisognerà, se si vorrà ricevere degli arretrati, rinunciare ad alcuni benefici dei quali fino ad ora si è usufruito, per evitare così la scure del conguaglio.

Ma partiamo dall’inizio: cos’è il cuneo fiscale? La differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore e il netto percepito dal lavoratore. La sua riduzione significa alleggerire le trattenute in busta paga, e quindi avere un effetto positivo sullo stipendio netto percepito dal lavoratore stesso. A giugno, NoiPA applicherà tutto questo in maniera automatica e saranno corrisposti anche gli arretrati relativi ai primi cinque mesi del 2025, con importi che potrebbero arrivare a circa 400 euro.
C’è però da dire che se si ha altri redditi non gestiti da NoiPA, bisognerà rinunciare a questo tipo di beneficio per non incappare nel rischio di restituire le somme percepite ed entrare così in eccesso per quel che riguarda il conguaglio fiscale. Chi si trova in questa situazione, dovrà rinunciarvi entro la fine di maggio e la perdita del beneficio sarà attiva già dal cedolino di giugno.