Se non vuoi pagare centinaia di euro per un lettino fai attenzione: queste spiagge sono molto costose ma molti entrano e non lo sanno

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Nel 2025 i costi per una giornata in spiaggia crescono in molte zone d’Italia: il Codacons segnala aumenti fino al 5% e cifre record nelle mete di lusso.
Con l’arrivo dell’estate, cresce anche la spesa per una giornata al mare. Gli aumenti colpiscono in modo irregolare: mentre in molte località i prezzi restano simili a quelli del 2024, altrove affittare un ombrellone con due lettini può costare quanto una cena per dieci. Secondo il Codacons, gli aumenti medi si aggirano intorno al 5%, ma le punte più alte si registrano nelle mete balneari di lusso, dove l’offerta è pensata per una clientela selezionata e spesso internazionale.
Località di lusso: cifre fuori portata per la spiaggia
Alcune spiagge italiane nel 2025 hanno toccato livelli di prezzo difficili da immaginare fino a pochi anni fa. In Sardegna, ad esempio, si può arrivare a pagare anche 120 euro al giorno per la formula standard, mentre a Gallipoli si superano i 90 euro. Più contenuti, ma comunque alti, i costi in Toscana e Lazio, con punte di 45 euro a Sabaudia.

Le strutture di fascia alta hanno però spostato l’asticella ancora più in alto. Al Twiga Beach Club di Forte dei Marmi, una tenda imperiale può arrivare a 1.500 euro al giorno. La tenda più piccola, con tavolo, lettini e sdraio, si aggira comunque intorno ai 600 euro. Poco distante, all’Augustus Hotel, si spendono 560 euro per una postazione deluxe.
In Costa Smeralda, al Nikki Beach, il pacchetto “letto + divano” con credito incluso costa 550 euro, mentre per la classica combinazione ombrellone-lettini il prezzo parte da 400 euro. A Venezia Lido, l’Hotel Excelsior offre la capanna attrezzata in prima fila a 515 euro. Nel Salento, infine, il Cinque Vele Beach Club propone gazebo esclusivi da 470 euro.
La classifica conferma Versilia, Costa Smeralda, Lido di Venezia e Salento come i luoghi dove il lusso in spiaggia ha un prezzo sempre più selettivo.
Le differenze regionali: dove il mare è ancora accessibile
Nonostante i casi estremi, gran parte delle spiagge italiane mantiene costi più contenuti. Secondo le rilevazioni di Federconsumatori, ci sono differenze marcate tra Nord e Sud. In media, affittare un ombrellone con due lettini in Campania costa 33 euro, la cifra più alta registrata nel 2025. Seguono Liguria con 31 euro e Lazio a 27,50 euro.
Più economiche le coste dell’Emilia-Romagna e delle Marche, dove si resta sotto i 28 euro, e ancora più bassi i prezzi in Veneto (25 euro) e Toscana (26 euro). Scendendo al Sud, i prezzi calano: in Sicilia si spende tra i 23 e i 25 euro, mentre in Sardegna si scende fino a 22 euro in alcune spiagge meno esclusive.
La regione meno cara resta però la Calabria, con una media di 21,50 euro, confermando la tendenza che vede il Sud Italia più accessibile anche sul fronte balneare.
Questi dati mettono in evidenza la complessità del panorama italiano: si va da spiagge libere con servizi a basso costo a strutture extra-lusso dove anche solo l’accesso può superare il budget mensile di una famiglia. Le strategie commerciali degli stabilimenti si adattano a pubblici diversi, dai vacanzieri occasionali agli ospiti delle grandi strutture alberghiere.
L’estate 2025 segna quindi una nuova fase nel turismo costiero italiano, tra balneazione per tutti e esperienze d’élite che sembrano sempre più lontane dalla quotidianità di molti italiani.