
Pensione ricca con 20 anni di contributi: come funziona il sistema contributivo(www.ecoblog.it)
Ottenere una pensione superiore a 1500 euro al mese con soli 20 anni di contributi non è un miraggio, ma una realtà possibile.
Contrariamente alla convinzione comune che una pensione dignitosa richieda decenni di lavoro e contributi, la normativa attuale consente a determinate categorie di lavoratori di anticipare l’uscita dal lavoro e ricevere un assegno previdenziale più consistente, anche prima dei 67 anni, l’età pensionabile standard.
Dal 1996, in Italia il calcolo delle pensioni avviene con il sistema contributivo, che considera esclusivamente i contributi versati durante tutta la carriera lavorativa, a differenza del precedente sistema retributivo basato sulle ultime retribuzioni percepite. Questo significa che per ottenere una pensione elevata non basta un alto stipendio, ma è fondamentale accumulare un consistente montante contributivo.
Generalmente, chi matura solo 20 anni di contributi e va in pensione a 67 anni riceve una pensione minima, che nel 2025 si attesta poco oltre i 600 euro mensili, nonostante le rivalutazioni varate dal governo Meloni. Esiste una possibilità concreta per beneficiare di un assegno più generoso, che può superare i 1500 euro mensili pur avendo versato contributi per soli 20 anni.
Questa opportunità si chiama pensione anticipata contributiva e riguarda i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1995, usufruendo esclusivamente del sistema contributivo puro, senza alcun contributo precedente al 1996. Essi possono accedere alla pensione a 64 anni, anziché a 67, a condizione di raggiungere un assegno previdenziale minimo calcolato in base all’assegno sociale.
Le soglie richieste sono le seguenti:
- 3 volte l’importo dell’assegno sociale per uomini e donne senza figli;
- 2,8 volte l’assegno sociale per donne con un figlio;
- 2,6 volte l’assegno sociale per donne con due o più figli.
Considerando che nel 2025 l’assegno sociale vale 538,69 euro mensili, ad esempio una donna con due figli deve maturare una pensione di almeno 1400,59 euro per poter accedere a questa forma di pensionamento anticipato.
Ulteriore anticipo pensionistico per madri con più figli
Un ulteriore vantaggio per chi rientra nella pensione anticipata contributiva è lo sconto anagrafico, che consente di anticipare l’età pensionabile di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi. Ciò significa che:
- Con due figli, l’uscita anticipata è possibile a 63 anni e 4 mesi;
- Con tre figli, a 63 anni esatti;
- Con quattro figli, la pensione può essere percepita addirittura a 62 anni e 8 mesi.
In pratica, una lavoratrice che ha iniziato a versare contributi dopo il 1995, con 20 anni di contributi e madre di quattro figli, può andare in pensione prima dei 63 anni e ricevere un assegno mensile vicino ai 1500 euro, una cifra di gran lunga superiore alla pensione minima attuale.

Un altro importante ambito di pensionamento anticipato riguarda i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave, tutelati dalla legge 104/1992. Questa normativa prevede permessi retribuiti, congedi straordinari e specifiche agevolazioni pensionistiche per caregiver che prestano assistenza continuativa ad un familiare con handicap certificato.
Il prepensionamento legge 104 permette, con requisiti specifici, di accedere a forme di pensionamento anticipato, come l’APE sociale, una misura che consente il pensionamento anticipato a partire da 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi per categorie svantaggiate, tra cui appunto i caregiver di persone con disabilità grave.
L’APE sociale erogata dall’INPS è compatibile con redditi da lavoro entro certi limiti e prevede un assegno mensile fino a 1500 euro, calcolato sulla base della pensione di vecchiaia maturata al momento della domanda.
È fondamentale sottolineare che per usufruire di queste agevolazioni occorre che il familiare assistito sia riconosciuto con handicap grave ai sensi della legge 104, e che il caregiver dimostri di aver prestato assistenza continuativa per almeno sei mesi.
Per presentare la domanda di APE sociale o pensione anticipata legge 104, i lavoratori possono rivolgersi direttamente all’INPS tramite i canali online, telefonici o ai patronati, che offrono assistenza gratuita nella verifica dei requisiti e nell’inoltro della pratica.