
Che cos’è il calcare e perché eliminarlo(www.ecoblog.it)
L’accumulo di calcare é capace di compromettere l’estetica e l’efficienza degli impianti idraulici e degli elettrodomestici.
Sono molteplici i rimedi per contrastare questo nemico invisibile ma insidioso, ma tra i metodi più efficaci, economici e naturali spicca l’utilizzo del limone, un alleato tradizionale che continua a dimostrarsi insostituibile. Approfondiamo dunque come sfruttare al meglio questa risorsa della nonna, con consigli aggiornati e pratici per eliminare il calcare in modo sicuro e sostenibile.
Il calcare è un deposito che si forma ovunque l’acqua, ricca di sali di calcio e magnesio, venga trasportata o ristagni. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, il calcare non è solo bianco: può assumere tonalità giallastre o rosate, a seconda della composizione minerale dell’acqua, in particolare del contenuto di magnesio. Oltre a risultare antiestetico, il calcare può intasare tubature, ridurre l’efficienza degli elettrodomestici e danneggiarne le parti in plastica e gomma.
La rimozione meccanica del calcare è spesso inefficace e laboriosa; i prodotti chimici aggressivi, come l’acido cloridrico, risultano invece pericolosi e potenzialmente dannosi per l’ambiente e le superfici domestiche. In questo scenario, il limone emerge come un rimedio naturale, delicato e profumato, capace di agire efficacemente senza compromettere gli oggetti e l’ambiente.
Il limone come antibatterico e anticalcare naturale
Il succo di limone, grazie alla sua acidità, si rivela un potente disincrostante naturale. Per la pulizia del bollitore o della teiera, basta tagliare un limone intero a rondelle e immergerle nell’acqua, quindi portare a ebollizione. Dopo una pausa di mezz’ora, si può ripetere l’ebollizione e infine risciacquare con acqua fredda per eliminare ogni traccia di calcare.
Anche la lavatrice e la lavastoviglie possono beneficiare dell’azione del limone: versando abbondante succo nella vaschetta del detersivo o nel cestello delle posate e avviando un ciclo a 60°C, si elimina efficacemente il calcare accumulato, preservando gli apparecchi e migliorando la resa del lavaggio.
Per il WC, è sufficiente tagliare un limone a metà e spremere il succo direttamente all’interno della tazza, lasciandolo agire per alcune ore o idealmente tutta la notte. Poi si passa lo scopino e si sciacqua più volte, ottenendo una pulizia profonda senza uso di sostanze chimiche.

Il limone è indicato anche per rimuovere il calcare da lavandini, vasche da bagno e rubinetteria. Poiché queste superfici possono essere molto estese, può essere necessario utilizzare più di un frutto. Si spruzza il succo di limone sulle zone incrostate, si lascia agire per circa 30 minuti, quindi si pulisce con una spugna morbida o un panno in microfibra, evitando materiali abrasivi che potrebbero graffiare la ceramica o l’acciaio. Il risciacquo con acqua e l’asciugatura finale completano l’operazione.
Un uso meno noto ma sorprendentemente efficace del limone riguarda la pulizia dei taglieri in legno o plastica: strofinare la superficie con mezzo limone, lasciar agire il succo e poi pulire con acqua calda restituisce al tagliere un aspetto come nuovo, eliminando macchie e odori.
Nel caso in cui in casa manchino i limoni, ma si disponga di lime, questi possono sostituirli egregiamente. Il succo di lime, infatti, possiede un potere sgrassante e anticalcare ancora più elevato, anche se il costo è generalmente superiore.
Altri metodi naturali per combattere il calcare
Oltre al limone, esistono altri rimedi naturali efficaci contro il calcare, spesso utilizzati in combinazione per potenziare l’effetto. L’aceto bianco è un classico disincrostante e disinfettante, economico e versatile. Si può diluire in acqua e applicare sulle superfici da trattare oppure immergere parti particolarmente incrostate per tutta la notte, facilitando così la rimozione.
Il bicarbonato di sodio, soprattutto se combinato con succo di limone o aceto, rappresenta un ottimo alleato per eliminare il calcare e mantenere pulita la lavatrice, inserendone mezza tazza nel cestello e facendo partire un ciclo a vuoto almeno una volta al mese.