
Cos’è il Plastic Overshoot Day e perché è così importante - Ecoblog.it
È arrivato il momento che segna il superamento della capacità globale di gestire i rifiuti in plastica: il Plastic Overshoot Day.
Da questa data in poi, l’intera produzione mondiale di plastica rischia di non essere smaltita correttamente, con gravi conseguenze per l’ambiente e la salute umana. L’allarme arriva dall’organizzazione svizzera Earth Action (EA) e trova conferma nelle analisi del WWF Italia, che chiedono interventi urgenti per contrastare questa emergenza.
Il Plastic Overshoot Day rappresenta simbolicamente il giorno in cui la quantità di plastica prodotta supera la capacità globale di gestione e riciclo. Nel 2025, questo giorno cade il 5 settembre, segnando l’inizio di un periodo in cui ogni singolo pezzo di plastica prodotto rischia di disperdersi nell’ambiente. Secondo i dati aggiornati, entro la fine dell’anno saranno circa 72,1 milioni di tonnellate di plastica a non essere smaltite in modo sicuro, equivalenti a una media di 616 mila tonnellate di plastica al giorno.
A livello globale, il consumo pro capite di plastica raggiunge i 28 chilogrammi all’anno, con una crescita costante della produzione tra il 7 e l’11% dal 2021. Dodici Paesi sono responsabili del 60% dei rifiuti plastici mal gestiti, con Cina, Stati Uniti, India, Brasile e Messico in testa alla lista. La ricerca di Earth Action ha ampliato nel 2024 l’analisi anche ai rifiuti tessili e domestici, oltre agli imballaggi, evidenziando come quasi la metà della popolazione mondiale viva in aree in cui il limite di gestione della plastica è già stato superato.
La situazione italiana: un bilancio tra progressi e ritardi
In Italia, il Plastic Overshoot Day è previsto per il 24 ottobre 2025, una data migliore rispetto alla media globale ma ancora lontana dagli standard dei Paesi più virtuosi in Europa. Germania e Spagna raggiungeranno il loro limite a novembre, mentre Svizzera e Francia non lo supereranno prima di dicembre. Paesi come Singapore e Corea del Sud si distinguono per una gestione della plastica più efficiente, con la data del sovraccarico fissata rispettivamente al 20 e 21 dicembre.
Il WWF Italia sottolinea che, nonostante i progressi, il nostro Paese deve ancora colmare significative lacune nelle infrastrutture di gestione dei rifiuti e ampliare la raccolta differenziata a tutti i settori produttivi. Attualmente, la raccolta differenziata riguarda principalmente gli imballaggi, mentre rimangono escluse molte altre tipologie di plastica ad alto consumo.

Il problema ambientale si intreccia sempre più con quello sanitario. La plastica dispersa nell’ambiente si frammenta in microplastiche, particelle minuscole che penetrano nei tessuti umani con effetti ancora poco definiti ma preoccupanti. Secondo Eva Alessi, responsabile sostenibilità di WWF Italia, “in alcune analisi sono stati rilevati fino a 7 grammi di microplastiche nel cervello umano, aprendo interrogativi su potenziali effetti neurologici”. Le microplastiche sono state trovate nel sangue, nel latte materno, nel fegato, nei reni, nei polmoni e persino nella placenta, dimostrando la loro capacità di attraversare barriere biologiche fondamentali.
Inoltre, gli additivi chimici presenti nella plastica, come ftalati e bisfenolo A, sono associati a “disfunzioni ormonali, infertilità e disturbi dello sviluppo nei bambini”. Questi dati evidenziano che la crisi della plastica non può più essere considerata solo una questione ecologica, ma rappresenta una vera emergenza sanitaria globale.
Le proposte per una svolta concreta
Di fronte a questo scenario, il WWF Italia sollecita il governo a mettere in atto politiche concrete per ridurre l’impatto ambientale della plastica e favorire un’economia più circolare. Tra le principali proposte figurano:
- Estensione della raccolta differenziata a tutti i settori produttivi ad alto consumo di plastica, non limitandosi agli imballaggi;
- Introduzione di tasse sull’uso della plastica vergine, per disincentivarne la produzione e promuovere materiali alternativi;
- Incentivi per soluzioni di riutilizzo e per tecnologie innovative che riducano la dipendenza dalla plastica monouso;
- Potenziamento delle infrastrutture di gestione dei rifiuti, per superare le disparità territoriali e migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
La giornata del Plastic Overshoot Day rappresenta un’occasione per sensibilizzare cittadini, imprese e istituzioni sull’urgenza di un cambiamento profondo e condiviso. WWF Italia promuove inoltre la #PlasticFreeWeek, una campagna social che offre consigli pratici e spunti per ridurre l’uso della plastica nella vita quotidiana.