
130 km tra scorci mozzafiato: la via degli Dei, il cammino segreto che ti cambia la vita - ecoblog.it
Un itinerario lungo l’Appennino che ripercorre antiche rotte etrusche e romane, oggi diventato uno dei cammini più affascinanti d’Italia per chi ama trekking e natura.
Tra le montagne dell’Appennino tosco-emiliano si snoda un percorso che porta con sé secoli di storia e tradizioni. La Via degli Dei è un itinerario di circa 130 chilometri che collega Bologna e Firenze, seguendo le tracce dell’antica Flaminia Militare romana. Non è solo un cammino per escursionisti, ma un vero viaggio nel tempo che permette di rivivere le rotte percorse prima dagli Etruschi e poi dai Romani, scoprendo al contempo i borghi, le colline e i boschi che caratterizzano questa parte d’Italia.
La storia millenaria della Via degli Dei
I primi a sfruttare i valichi dell’Appennino furono gli Etruschi, tra il VII e il IV secolo a.C., alla ricerca di collegamenti strategici per ampliare i traffici commerciali nella Pianura Padana. Successivamente furono i Romani a trasformare quei tracciati in una vera strada, la Flaminia Militare, costruita nel II secolo a.C. per collegare la colonia di Bononia (l’attuale Bologna) con l’entroterra toscano e il resto dell’impero.

Durante il Medioevo la via mantenne un ruolo importante per gli scambi, anche se con il passare del tempo perse centralità fino a cadere quasi nell’oblio. Negli anni Ottanta un gruppo di escursionisti bolognesi decise di riscoprirla, riportandola all’attenzione del pubblico e trasformandola in uno dei cammini più apprezzati dagli appassionati di trekking. Il nome Via degli Dei deriva dai toponimi dei monti che si incontrano lungo il percorso: Monte Adone, Monte Venere, Monte Luario. Un richiamo diretto al mondo delle divinità, che conferisce al cammino un’aura quasi mitica.
Un percorso tra natura, borghi e panorami unici
La Via degli Dei si può percorrere a piedi in quattro o sei giorni, oppure in bicicletta in due o tre. Si attraversano colline dolci, boschi secolari, antiche mulattiere e piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni tappa offre scenari diversi: dalle prime colline bolognesi fino ai crinali appenninici, per poi scendere verso le vallate che introducono alla Toscana e alla città di Firenze. Il cammino non è solo una prova fisica che richiede preparazione, scarponi adatti e uno zaino ben fornito. È soprattutto un’esperienza che unisce i viaggiatori. Chi percorre la Via degli Dei racconta di incontri spontanei con altri camminatori, condivisione di storie e momenti che restano impressi come parte integrante del viaggio.
Accanto al valore paesaggistico, il percorso custodisce un forte fascino culturale. I resti della Flaminia Militare, i tratti di selciato ancora visibili e i borghi medievali che punteggiano il cammino testimoniano la stratificazione storica di questa via. Ogni passo diventa occasione per ripercorrere secoli di storia e per immergersi in un paesaggio che mescola natura e civiltà. Oggi la Via degli Dei rappresenta uno dei fiori all’occhiello dei cammini italiani, capace di attrarre migliaia di appassionati ogni anno. Non è solo un percorso da compiere, ma un’esperienza che trasforma chi lo vive, offrendo uno sguardo diverso sull’Appennino e sulla sua bellezza senza tempo.