Perché l’asciugatrice accumula la lanugine e perché non buttarla via (www.ecoblog.it)
L’uso dell’asciugatrice è ormai diffusissimo, e con esso anche l’abitudine di rimuovere la lanugine dal filtro dopo ogni ciclo.
Durante l’asciugatura, capi come maglioni, felpe e asciugamani rilasciano una quantità consistente di pelucchi, che vengono catturati dal filtro dell’elettrodomestico. La presenza di questa lanugine è inevitabile e va regolarmente rimossa per mantenere l’efficienza della macchina e prevenire rischi di incendio.
La pulizia frequente del filtro è quindi fondamentale, ma invece di gettare via la lanugine, è possibile darle nuova vita grazie a diversi impieghi pratici e creativi. È importante però ricordare che la lanugine proveniente da tessuti sintetici o trattata con ammorbidenti chimici non è adatta al riciclo e va smaltita nel secco indifferenziato.
Idee pratiche per riutilizzare la lanugine dell’asciugatrice
La lanugine possiede ottime proprietà assorbenti, caratteristica che la rende ideale per assorbire liquidi oleosi come olio caduto a terra in cucina o in garage. Questo semplice riutilizzo può evitare sprechi di carta assorbente o altri materiali usa e getta.
Un altro uso molto efficace è come imbottitura naturale per pupazzi e peluche, sostituendo l’ovatta sintetica. La lanugine raccolta dal filtro è pulita e soffice, perfetta per dare morbidezza a giocattoli fatti in casa o per piccoli lavori di cucito.
Nel periodo invernale, la lanugine può anche essere sfruttata come materiale per accendere il fuoco in camini o stufe a legna. Inserita all’interno di un rotolo di carta igienica usato e chiusa alle estremità, si trasforma in un accendifuoco ecologico ed economico.
Per chi coltiva piante in vaso, soprattutto in zone con climi asciutti, la lanugine può essere utilizzata come protezione dal freddo, sostituendo il tradizionale pacciame. Questo aiuta a mantenere costante la temperatura del terreno e protegge le radici durante le gelate.
Un’idea alternativa e divertente è la creazione di una pasta modellabile per bambini simile alla cartapesta. Bagnando la lanugine e mescolandola con colla vinilica si ottiene un composto morbido e malleabile, ideale per attività creative da lasciare asciugare e indurire.
Per gli appassionati di giardinaggio, la lanugine di fibre naturali può arricchire il compost, migliorando la qualità del terriccio. È però cruciale evitare di aggiungere pelucchi sintetici per non contaminare il terreno con microplastiche.
Infine, la lanugine può essere utilizzata come materiale protettivo per oggetti fragili durante traslochi o spostamenti, offrendo un’alternativa ecologica a pluriball e altri imballaggi in plastica.

È interessante notare che il termine lanugine si riferisce anche a un altro fenomeno, ben diverso ma collegato per natura e composizione: la lanugine ombelicale. Si tratta di un accumulo di fibre sottili, cellule morte e peluria corporea che si forma nell’ombelico, soprattutto negli uomini con peluria più abbondante.
Uno studio condotto dall’Università di Sydney ha rilevato che questa lanugine migra dal basso verso l’alto, trasportata dall’attrito della biancheria intima, e varia di colore in base ai tessuti indossati. Pur essendo un fenomeno innocuo, ha suscitato curiosità e persino un record mondiale di raccolta da parte di Graham Barker, detentore del Guinness dei primati per la quantità accumulata nel corso di vent’anni.
La lanugine ombelicale e quella dell’asciugatrice, pur diverse nel contesto di formazione, condividono una composizione di fibre tessili e resti organici, sottolineando quanto il termine “lanugine” possa riferirsi a materiali simili ma con origini e usi molto differenti.
