Ma quale stella di Natale: la nuova pianta trendy che tutti vogliono in casa quest’anno è solo questa - ecoblog.it
Sempre più presente nelle case italiane, questa pianta invernale è il nuovo simbolo delle feste secondo gli interior designer.
Nelle case decorate per le feste, tra candele profumate, lucine e alberi addobbati, c’è un oggetto che ogni anno ritorna come tradizione: la stella di Natale, pianta rossa dalle brattee vistose che simboleggia prosperità e augurio. Ma qualcosa è cambiato. Il 2025 segna un’inversione di tendenza, con una nuova protagonista a sostituire la storica pianta: l’Amaryllis, una bulbosa dai fiori imponenti che sta conquistando sempre più spazio nei salotti e nelle vetrine, diventando un vero simbolo delle nuove festività domestiche.
Amaryllis, la nuova icona delle feste invernali
C’è una ragione precisa se questa pianta sta rimpiazzando la stella di Natale nelle scelte d’arredo stagionale. O, meglio, più di una. L’Amaryllis è una bulbosa tropicale capace di fiorire nel pieno dell’inverno, proprio quando la luce si fa scarsa e le giornate si accorciano. I suoi fiori ampi, con petali lucidi e steli alti, creano un effetto scenografico immediato, capace di ravvivare un ambiente anche senza ulteriori addobbi. La pianta non ha bisogno di complicate attenzioni: viene venduta spesso già con il bulbo pronto alla fioritura, e il ciclo dura diverse settimane.

Ma è l’aspetto estetico a colpire prima di tutto. A differenza della stella di Natale, con la sua monocromia rossa o bianca, l’Amaryllis offre una varietà cromatica che spazia dal bianco puro al rosso ciliegia, passando per rosa cipria, corallo, arancio e persino sfumature screziate. Questo permette a chi arreda la casa di abbinarla con stile a qualsiasi atmosfera: dallo stile nordico minimale allo shabby chic, dall’industriale con materiali grezzi fino agli interni moderni. Un fiore che si adatta, ma che non passa inosservato.
Chi ha frequentato in queste settimane i mercati florovivaistici o ha dato un’occhiata alle vetrine dei negozi di interior design, lo sa già: l’Amaryllis è ovunque. Non è solo una questione estetica, ma anche una scelta più duratura. A differenza delle stelle di Natale, che spesso resistono poche settimane e tendono a deperire facilmente in ambienti riscaldati, l’Amaryllis ha una vita più lunga, può rifiorire e anche essere mantenuta fino all’anno successivo con alcune accortezze.
Perché l’Amaryllis sta conquistando gli italiani
L’Amaryllis fiorisce in pieno inverno, tra dicembre e gennaio. Un dettaglio che non è passato inosservato: mentre molte altre piante natalizie sono ormai in fase di riposo vegetativo, questa bulbosa riesce a esprimere la massima vitalità proprio quando tutto intorno rallenta. Non a caso, è diventata il simbolo di chi vuole un Natale più elegante, meno tradizionale, ma senza rinunciare al calore e alla bellezza.
Dal punto di vista botanico, la pianta appartiene al genere Hippeastrum, originario del Sud America. Viene spesso venduta con il bulbo già trattato per fiorire al momento giusto, e può produrre due o tre steli, ognuno con quattro o cinque fiori. I fiori stessi sono larghi anche 20 cm e hanno una struttura che ricorda i gigli, ma con un impatto visivo ancora più marcato. Chi li vede per la prima volta spesso resta sorpreso dalla forza visiva che emanano.
Molti interior designer consigliano di usarla come elemento centrale nella tavola delle feste, oppure di posizionarla vicino a una finestra per valorizzarne la verticalità. Ma c’è chi la inserisce persino in installazioni più complesse, accanto a rami secchi, pigne e materiali naturali. In un’epoca in cui il Natale si sta de-commercializzando a favore di un’estetica più naturale e personale, l’Amaryllis rappresenta un equilibrio perfetto tra bellezza, autenticità e sobrietà.
C’è chi, per questo 2025, ha scelto di non acquistare affatto la stella di Natale, proprio per dedicare spazio a questa nuova tendenza. Non è una scelta ideologica, ma un segnale: anche nel mondo delle piante, come in quello dell’arredamento, le mode cambiano, e alcune si affermano grazie alla loro capacità di restare nella memoria. L’Amaryllis, per molti, è già il nuovo classico.
