Pensioni, sorpresa nel 2026: fino a 155 euro in più al mese per chi appartiene a queste classi -ecoblog.it
Nel 2026 si registra una novità per i pensionati: l’importo mensile delle pensioni potrà aumentare fino a 155 euro.
Questa misura si aggiunge alla rivalutazione generale dell’1,4%, che porta la pensione minima a 611,85 euro, e interessa una platea più ampia di beneficiari rispetto agli anni precedenti.
L’aggiornamento riguarda soprattutto un meccanismo noto come incremento al milione, introdotto nel 2001 per garantire un sostegno concreto agli anziani con redditi molto limitati. Vediamo nel dettaglio come funziona questa misura, chi ne può beneficiare e quali sono le novità previste per il prossimo anno.
Pensioni, sorpresa nel 2026: fino a 155 euro in più al mese per chi appartiene a queste classi
L’incremento al milione è una maggiorazione aggiuntiva che si somma alla pensione base e all’eventuale integrazione al trattamento minimo. Il nome deriva dal fatto che, all’epoca della sua introduzione, nel 2001, consentiva ai trattamenti più bassi di raggiungere l’equivalente di un milione di lire. Si tratta, dunque, di un aiuto pensato per chi percepisce pensioni molto contenute, particolarmente utile nelle fasce d’età più avanzate.

Per il 2026 la legge di Bilancio ha previsto un aumento della quota fissa di questa maggiorazione, portandola da 135 euro circa a circa 155 euro mensili. Questo aumento è il risultato dell’aggiunta di 20 euro rispetto al 2025 e della rivalutazione legata all’adeguamento della pensione minima. La maggiorazione può essere riconosciuta non solo sulle pensioni previdenziali, ma anche su prestazioni assistenziali come l’assegno sociale e la pensione di inabilità civile al 100%.
L’importo complessivo che si può raggiungere, grazie a questa maggiorazione, si avvicina ai 770 euro mensili. Se la pensione del beneficiario supera la soglia minima aggiornata, l’incremento viene riconosciuto in misura proporzionale.
Possono beneficiare dell’incremento al milione coloro che percepiscono una pensione inferiore alla soglia minima, fissata nel 2026 a 611,85 euro. Non è necessario essere già titolari dell’integrazione al trattamento minimo per ottenere l’aumento: la maggiorazione spetta anche a chi ha una pensione calcolata interamente con il sistema contributivo, purché l’importo sia sotto la soglia prevista.
Per esempio, se un pensionato riceve 500 euro più l’integrazione al minimo, con l’incremento al milione 2026 potrà raggiungere quasi 770 euro al mese. Se invece un altro pensionato percepisce la stessa somma ma non ha diritto all’integrazione perché il suo assegno è interamente contributivo, potrà comunque beneficiare della maggiorazione, arrivando a circa 655 euro mensili.
Chi ha una pensione compresa tra 611,85 euro e 770 euro riceverà l’incremento in misura proporzionale, calcolata con la formula: 770 euro – importo della pensione.
Oltre al requisito dell’importo pensionistico, per accedere alla maggiorazione bisogna rispettare specifiche soglie reddituali che tengono conto anche di altri redditi posseduti dal pensionato. Queste soglie sono state aggiornate al 2026 e saranno ufficializzate dall’Inps nei primi mesi dell’anno.
