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Oggi blitz di Legambiente ad Assoelettrica contro i sussidi a petrolio, gas e carbone

Nel pomeriggio Legambiente sarà presente all’assemblea di Assoelettrica per contestare i sussidi alle fonti fossili che gravano nella bolletta degli italiani e per chiedere di mantenere gli incentivi al fotovoltaico per autoconsumo

Questo pomeriggio Legambiente ha effettuato un’incursione pacifica e colorata all’assemblea di Assoelettrica «per dire basta ai sussidi alle fonti fossili e agli oneri impropri che fanno pesare di più le bollette degli italiani e per chiedere di non cancellare gli incentivi per il solare fotovoltaico

L’incursione è tanto più significativa dato che Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, è stato proprio presidente di Legambiente dal 1980 al 1987, guidando la protesta italiana contro il nucleare e contro l’inquinamento da carbone, come mostrano le immagini in alto diffuse da Legambiente,

Secondo Legambiente, è possibile fare risparmiare ben 5 miliardi di euro agli italiani tagliando i sussidi alle fonti fossili, gli oneri impropri gli sconti in bolletta ai grandi consumatori.

«E’ assurdo e ingiusto che vengano cancellati gli incentivi per il solare alle famiglie e per la sostituzione dei tetti in amianto»  ha dichiarato il presidente Cogliati Dezza «Terminerà infatti tra pochi giorni il sistema di incentivo per il fotovoltaico. E non è vero che questi interventi saranno realizzabili con le detrazioni fiscali,  perché risultano inaccessibili per coloro che non hanno reddito da detrarre o che guadagnano poco.»

«L’Italia» aggiunge Dezza «importa il 97% di petrolio, carbone e gas utilizzati. Per liberare il Paese da questa dipendenza, tutelare l’ambiente e la salute delle persone, sostenere la ripresa dell’economia e dell’occupazione, occorre cambiare modello energetico riducendo consumi e importazioni e cancellando questi assurdi 5 miliardi di sussidi destinati alle fonti fossili, veri e propri regali dati a chi inquina. La via maestra da seguire è quella delle fonti pulite e efficienti, da promuovere, sviluppare e incentivare in tutto il territorio.»

I “fossili” di Assoelettrica difendono naturalmente a spada tratta le sovvenzioni alle inquinanti centrali ad olio combustibile che dicono dovrebbero entrare in funzione in caso “di emergenza gas”. Secondo le statistiche Terna, nel 2011 il contributo dell’olio combustibile al termoelettrico è stato intorno al 4%, quindi sicuramente un po’ più dell’ “emergenza”.

La difesa di Assoelettrica diventa ridicola quando si parla degli inceneritori (quelli che si beccano impropriamente il sussidio CIP6 come fonti assimilate alle rinnovabili): «a molti possono non piacere ma negli altri paesi europei sono considerati indispensabili». Peccato che: (1) Negli altri paesi europei gli inceneritori non sono incentivati come in Italia; (2) la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il riciclo stanno togliendo cibo agli inceneritori (vedi il caso della Norvegia, ricordato persino da Crozza in una gag comica), che sono quindi tutt’altro che indispensabili.

Non è vero che gli incentivi alle rinnovabili rappresentano un costo per gli italiani: secondo uno studio di AGIGI, nei prossimi 20 anni i benefici apportati dalle fonti di energia rinnovabile assommeranno a 228 miliardi di € a fronte di una spesa di 152 miliardi. Lo studio risale al 2012, ma uno dei suoi autori mi ha confermato che le sue conclusioni sono tuttora valide.

Il fatto che Assoelettrica si debba muovere sulla difensiva, provando a giustificare ogni sua mossa è comunque un buon segno che l’aria in Italia sta cambiando.

Nel corso del blitz di oggi, Legambiente ha regalatoa Chicco Testa un sacco di carbone, come un tempo si faceva con i bambini cattivi.

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