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Agricoltura

Assemblea nazionale Coldiretti, la crisi in agricoltura vista da Sergio Marini

Al Palalottomatica a Roma si sta tenendo l’Assemblea nazionale Coldiretti e il presidente Sergio Marini snocciola i numeri della crisi del settore primario Cenerentola dell’economia italiana

L’Assemblea nazionale Coldiretti in queste ore al Palalottomatica di Roma con la partecipazione di oltre 15 mila imprese, scatta una spietata fotografia alla crisi economica che l’Italia vive viste dai campi agricoli. La prima considerazione è che a fronte di un calo notevole dei consumi interni reggono le nuove assunzioni di giovani under 35 per cui si registra un 9% in più di occupati. E dunque sembra sia una risposta implicita alle dichiarazioni del ministro all’Agricoltura Nunzia De Girolamo che ospite all’Assemblea ha detto:

Consentitemi un termine poco istituzionale: fare agricoltura deve essere figo

In effetti il settore agricolo si dimostra essere uno dei pochi ammortizzatori sociali attivi in Italia. Cresce anche l’export del Made in Italy del 7% il che fa registrare il record storico di 34 miliardi fatturati all’estero.

In recessione i consumi interni, tornati ai valori di 20 anni fa, tanto che sette famiglie su dieci (71
per cento) hanno modificato la loro spesa per quantità e la qualità dei prodotti: Le vendite alimentari sono calate ad aprile del 4,5 per cento in media con una riduzione del 2,1 per cento nel primo quadrimestre con punte del 4,4 per cento nei piccoli negozi e dell’ 1,2 per cento nella grande distribuzione mentre sono aumentati dell’ 1,3 per cento solo nei discount.

A proposito della PAC Marini ha detto:

L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) premierà chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. Sensibili miglioramenti sono stati ottenuti anche per l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e
per i giovani agricoltori.

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