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Biciclette

A Lecce smantellano le piste ciclabili: proteste dei ciclisti

In controtendenza rispetto alle politiche di mobilità sostenibile, il capoluogo pugliese sta smantellando le piste senza creare soluzioni alternative

Mentre molti comuni, crisi permettendo, tentano di implementare la propria rete ciclabile, a Lecce, città candidata a diventare capitale europea della cultura, l’amministrazione comunale smantella le sue piste ciclabili, con una serie di provvedimenti decisamente in controtendenza.

Dopo avere smantellato un pezzo di pista ciclabile in viale Lo Re, ora si sta smantellando la pista ciclabile di piazza dei Partigiani. Contro questa iniziativa si sono mossi i ciclisti urbani leccesi, coloro che utilizzano la bicicletta per gli spostamenti quotidiani e non solo come saltuario mezzo di svago.

I ciclisti urbani rilanciano e propongono l’introduzione delle zone 30, per incentivare la cittadinanza a utilizzare la bicicletta per muoversi. La modifica alla pista di viale Lo Re – prima bi-direzionale – sta obbligando gli utenti a percorrere lo stesso pezzo di strada in senso contrario e anche la cancellazione della pista di piazza dei Partigiani potrebbe scoraggiare i leccesi visto che farà aumentare i disagi per chi pedala quotidianamente confrontandosi con attraversamenti non protetti, segnaletica orizzontale mancante, scivoli occupati dalle auto.

Le associazioni chiedono all’amministrazione leccese di fare chiarezza in merito alle politiche di incentivazione della mobilità sostenibile:

C’è da chiedersi se sia legittimo smantellare le piste ciclabili realizzate con specifici fondi pubblici, spendendo peraltro altri soldi pubblici. In questi tempi di crisi è un vero proprio sperpero di risorse peraltro già previste nella bozza del Bici Plan comunale.

Via | LeccePrima

Video | Youtube

Foto © Getty Images

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