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Alimentazione

Olio di palma, la posizione di chi ne difende l’utilizzo sostenibile

Le ragioni dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile che ne difende un utilizzo sostenibile

L’olio di palma è, attualmente, l’olio vegetale più utilizzato al mondo. Nel 2015 nel nostro paese ne sono state importate, per usi alimentari 386mila tonnellate, una quantità superiore a quella importata dieci anni fa (nel 2005 furono 325mila tonnellate), ma il 25-30% dell’olio di palma che arriva in Italia prende la strada dell’estero in prodotti Made in Italy che vengono esportati.

In tempi recenti alcuni grandi marchi dell’industria alimentare hanno scelto la strada di una progressiva eliminazione di questo ingrediente dalla loro produzione, ma il dibattito resta aperto e la scorsa settimana si è svolto a Milano l’evento dal titolo Olio di palma: oltre i pregiudizi, organizzato a Milano dall’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, un gruppo di aziende e associazioni attive in vari settori merceologici nei quali viene utilizzato olio di palma.

Giuseppe Allocca, Presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, ha sottolineato come tutte le aziende aderenti utilizzino solo olio di palma 100% certificato RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) e come, dal punto di vista della salute, vi siano ricerche che evidenziano come l’ingrediente contribuisca per meno del 20% alla quantità di grassi saturi assunta giornalmente.

Nel corso dell’incontro sono stati citati alcuni studi scientifici (dal parere dell’Istituto Mario Negri all’Istituto Superiore di Sanità) e i giudizi delle autorità sanitarie nazionali che hanno dato pareri rassicuranti sull’utilizzo dell’olio di palma in campo alimentare.

L’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile ha inoltre voluto sottolineare come l’aumento nell’utilizzo dell’ingrediente sia stato di poco inferiore al 20% in vent’anni: dalle 325 mila tonnellate del 2005 alle 386 mila del 2015.

Nonostante la frenata dell’industria alimentare italiana, l’olio di palma rappresenta il 35% dell’intera produzione degli oli vegetali a livello globale e il suo utilizzo aumenterà ulteriormente.

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