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Con Watly acqua, energia e Wifi arrivano nei villaggi sperduti

L’impianto modulare è stato esposto anche al Maker Faire

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Un impianto autonomo e modulare che assicura acqua pura, energia elettrica e internet Wifi anche nel cuore della giungla. Magari i villaggi irraggiungibili per le normali infrastrutture. E che moltiplicandosi può diventare una rete di collegamenti, con cui effettuare trasporti di piccoli oggetti, come posta o medicine, tramite droni.

Tutto questo è Watly, un’iniziativa italo-spagnola fondata da Marco Attisani, presente anche al Maker Faire a Roma.

A descrivere questo imponente dispositivo, Enrico Culot:

“Essenzialmente è una macchina che fa tre cose. La prima è depurare l’acqua tramite il sole, prendendola dal fiume, dal lago, dal mare anche se è salata, inquinata con batteri o con metalli pesanti. Viene distillata usando l’energia solare e raffreddata. E otteniamo un’acqua pura al 99 per cento. La seconda e la terza funzione sono quelle per cui è stata pensata per i villaggi del terzo modo, ad esempio in Africa”.

Grazie ai pannelli fotovoltaici Watly alimenta il sistema e produce energia elettrica che può essere utilizzata ricaricando dispositivi mobili tramite una porta Usb. Allo stesso tempo Watly è pensata per essere una infrastruttura al centro del villaggio che crea una rete Wifi e questa è la sua terza funzione.

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