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Biciclette

Monte Cavo, STOP alle biciclette “cattive” nel parco dei Castelli Romani

Divieti a Monte Cavo. Noi c’eravamo, ecco come sono andate le cose.

Monte Cavo, la montagna più frequentata dai ciclisti della capitale è di nuovo sotto il mirino delle autorità, a partite da sabato 11/03/2017 il comune di Rocca di Papa ha intensificato i controlli relativi all’ordinanza del 01/04/2015 che vieta la pratica del Downhill e tutte le discipline similari. Gli agenti della polizia locale hanno notificato il divieto ai ciclisti incontrati lungo la strada asfaltata che porta in cima a Monte Cavo informando gli sportivi che già dalla prossima settimana con l’aiuto dei guardia parco, e attrezzature specifiche, verranno effettuati controlli direttamente sui sentieri incriminati per sanzionare i trasgressori.

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Non si tratta di una novità per i ciclisti che ogni fine settimana frequentano la zona, gli stessi provvedimenti erano stati presi meno di un anno fà a seguito dei quali una delegazione dei biker locali aveva raggiunto un accordo verbale con l’amministrazione che prevedeva,oltre ovviamente al rispetto degli altri utilizzatori del parco, di non creare altri trail oltre a quelli già esistenti e di non utilizzare furgoni o navette per la risalita lungo la strada.

Scoppia la polemica dei biker per un ordinanza che addita alcune tipologie di biciclette come distruttive per il bosco, è infatti tecnicamente inappropriata la classificazione delle mountain bike off-limits e l’effetto che producono sul terreno, oltretutto è “tollerato” percorrere i sentieri incriminati con biciclette e abbigliamento non adatto alle discipline gravity e con i cavalli.

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Noi di EcoBlog conosciamo beni quei posti e sabato 11/03/2017 ci trovavamo la per un test, come sempre abbiamo constatato che la maggior parte dei biker utilizza il parco nel rispetto degli altri utenti e della montagna. Purtroppo ci sono singoli individui che fanno un uso sconsiderato del posto e dei mezzi di trasporto, sono proprio queste persone che andrebbero fermate. Ci auguriamo che il comune di Rocca di Papa, l’Ente Parco e i biker riescano a trovare un accordo come già successo in molti comuni d’italia, anche perché un settore in forte espansione come quello del ciclismo a 360° porta con se un indotto economico importante.

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