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Economia circolare: l’EcoAllene finalista al Green Alley Award 2018

C’è una azienda italiana tra le sei finaliste del premio Green Alley Award 2018 per l’economia circolare: è Ecoplasteam e produce la plastica riciclata EcoAllene.

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L’economia circolare consiste nel mettere in circolo i rifiuti e farli diventare materia prima per produrre nuovi prodotti, riducendo la quantità di spazzatura che finisce in discarica o agli inceneritori, ed è il nuovo paradigma della sostenibilità ambientale.

Per questo da cinque anni esiste il Green Alley Award, un premio per le start up innovative che si sono distinte per la creazione di tecnologie per l’economia circolare.

L’Award si concentra su tre tipologie di innovazione: prevenzione dei rifiuti, nuove tecnologie di riciclaggio e le soluzioni digitali per l’economia circolare.

Tra i sei finalisti che quest’anno si contenderanno il titolo c’è anche l’azienda piemontese Ecoplasteam, che ha sviluppato la tecnologia per produrre l’EcoAllene.

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Cioè un nuovo materiale simile alla plastica che deriva dal riciclo di “rifiuti poliaccoppiati“, cioè formati da un film plastico e un film metallico.

Il materiale poliaccoppiato più famoso e diffuso nelle nostre case è il Tetra Pak degli imballaggi del latte, delle bibite e di molti altri prodotti alimentari.

La tecnologia usata da Ecoplasteam, un processo produttivo coperto da brevetto concesso in licenza esclusiva dalla società svizzera REPLAN Global Sagl, permette di trasformare i rifiuti poliaccoppiati in EcoAllene senza separare gli strati che formano l’imballaggio da riciclare.

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L’EcoAllene, infatti, è una plastica che contiene al suo interno minuscole particelle di alluminio.

Ma dal punto di vista industriale è praticamente identico alla plastica tradizionale e, per tanto, l’EcoAllene può essere utilizzato per infiniti prodotti: dalle suole delle scarpe alle spazzole delle scope, dai vasi per le piante ai giocattoli.

O penne a sfera, come vedete in questo video:

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In attesa che l’UE si decida a regolamentare in senso restrittivo la produzione di imballaggi (che sono molto spesso inutili) dei prodotti alimentari, la produzione di EcoAllene potrebbe risolvere un grosso problema rifiuti a noi europei.

Prima di gennaio 2018, infatti, il vecchio continente separava il film plastico dall’alluminio nei rifiuti poliaccoppiati e spediva in Cina la parte plastica.

Ma dal 1 gennaio la Cina ha chiuso le importazioni di plastica da rifiuti, creando un grosso problema di smaltimento in Europa.

In attesa di una seria politica europea sui rifiuti plastici da imballaggio, quindi, l’EcoAllene si potrebbe rivelare un prezioso alleato per evitare l’emergenza rifiuti.

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Quest’anno hanno partecipato al Green Alley Award ben 215 aziende, da trenta paesi europei. Il vincitore verrà incoronato il 18 ottobre e si aggiudicherà un premio di 25.000 euro da parte di Landbell Group, la società tedesca di gestione dei rifiuti che organizza l’Award dal 2014.

Gli altri 5 finalisti del Green Alley Award 2018 sono: Superseven (Germania, plastica biodegradabile), Refurbed (Austria, riparazione di smartphone ed elettronica per evitare che diventino rifiuti RAEE), MIWA (Repubblica Ceca, sistemi di distribuzione di cibo e bevande in contenitori riutilizzabili), Circular IQ (Olanda, sistemi informativi per monitorare la sostenibilità delle aziende) e Aeropowder (Regno Unito, packaging termoisolante derivato dalle piume degli uccelli).

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