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Giornata mondiale dell’energia: 5 mosse per risparmiare

Il 22 Ottobre è la giornata mondiale dell’energia, promossa ogni anno dal World Energy Forum per promuovere il risparmio energetico: ecco come risparmiare energia in 5 mosse.

come risparmiare energia a casa

Come ogni anno, dal 2012 a questa parte, il World Energy Forum ha promosso e indetto per questo 22 ottobre la giornata mondiale dell’energia: un appuntamento utile per sensibilizzare le coscienze dei cittadini di fronte ad un tema, quello del risparmio energetico per ridurre i cambiamenti climatici, urgente e che può essere affrontato con la buona volontà di cambiare le proprie abitudini quotidiane per ridurre i consumi e l’inquinamento a partire dalle proprie abitazioni.

La casa, infatti, è uno dei luoghi dove consumiamo più energia e, allo stesso tempo, dove abbiamo il controllo completo dei nostri consumi.

Risparmiare energia a casa è assolutamente possibile e, oggi, non comporta neanche più i sacrifici che erano necessari fino a qualche anno fa per abbassare la bolletta energetica.

Ma come consumare meno energia a casa?

Ecco cinque suggerimenti per rendere la casa più sostenibile con anche il contributo di alcune invenzioni pensate e sviluppate sia all’estero che qui in Italia.

1) Scegliere una caldaia a risparmio energetico

[img src=”https://media.ecoblog.it/8/8b5/italtherm-city-top-risparmio-energetico.jpg” alt=”caldaia a risparmio energetico” align=”center” size=”large” id=”176927″]

Utile, al fine dell’efficienza energetica, è sicuramente la scelta di una buona caldaia a risparmio energetico: sarà opportuno dunque orientarsi sulle caldaie a condensazione che garantiscono un alto rendimento energetico e termico e recuperano il calore dei fumi prodotti dalla combustione che nelle normali caldaie viene invece disperso.

Ad esempio l’Italiana Italtherm, in quest’ottica di efficienza energetica, ha lanciato sul mercato il nuovo modello “City top”, la caldaia con la più alta modulazione oggi presente sul mercato.

Chi invece usa il metano solo per l’acqua sanitaria, può orientarsi verso uno degli ultimi modelli di scaldabagno a risparmio energetici.

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2) Usare un termostato wifi o uno smart meter

[img src=”https://media.ecoblog.it/7/79d/ned-smart-meter-risparmio-energetico.jpg” alt=”come risparmiare energia con ned smart meter” align=”center” size=”large” id=”176926″]

I consumi elettrici e termici sono una delle principali spese per un’abitazione e per l’ambiente, data l’ingente quantità di risorse utilizzate per questo scopo.

Per ridurli abbiamo a disposizione le moderne tecnologie smart home, come i termostati intelligenti wifi o gli smart meter.

I cronotermostati wifi, come Google Nest o Tado V3, hanno diverse tecnologie integrate che permettono di accendere e spegnere la caldaia per il riscaldamento in base alle nostre abitudini quotidiane (e persino in base alla nostra presenza o assenza da casa), mantenendo elevato il comfort ma evitando inutili sprechi.

La stessa cosa la fanno anche altri dispositivi ma con l’aria condizionata, come Ambi Climate, che si sostituisce al normale telecomando del condizionatore.

Di diverso approccio, ma non meno efficaci per risparmiare energia a casa, sono i cosiddetti smart meter che monitorano i nostri consumi elettrici per darci informazioni utili per ridurli.

Come ad esempio NED, lo smart meter inventato dalla startup torinese Midori che si collega facilmente al quadro elettrico di casa e tramite un’app per smartphone permette di calcolare i kWh consumati dagli elettrodomestici e risparmiare sulla bolletta fino al 20% ogni anno, grazie a consigli e suggerimenti sulle abitudini di consumo.

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3) Cappotto energetico per risparmiare sul riscaldamento

[img src=”https://media.ecoblog.it/4/4f5/come-risparmiare-energia.jpeg” alt=”come risparmiare energia” align=”center” size=”large” id=”176924″]

I materiali sostenibili possono aiutare a rendere la nostra casa più efficiente dal punto di vista energetico, poiché permettono di isolarla termicamente: ecco che la startup Enerpaper ha inventato un sistema che permette di isolare termo-acusticamente gli edifici grazie alla cellulosa proveniente da scarti da macero.

La cellulosa stabilizzata, attraverso un particolare processo produttivo, è infatti in grado di trasformarsi in un prodotto con caratteristiche di antifiamma, antimuffa e antispolvero, rispondendo all’esigenza di creare una barriera termo-acustica contro la dispersione degli edifici, sfruttando le proprietà naturali della cellulosa stessa.

Questo cappotto energetico è in grado di creare una barriera naturale contro la dispersione termica consentendo di risparmiare il 30-35% del consumo energetico per riscaldamento.

Ricordiamo che l’uso di un cappotto energetico è talmente utile a consumare meno energia che l’ENEA sta sperimentando diverse soluzioni di questo tipo da applicare ad interi palazzi.

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4) Scegliere finestre a risparmio energetico

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Serramenti vecchi e obsoleti sono tra le principali cause della dispersione di calore nelle abitazioni, è necessario dunque affidarsi a tecnologie in grado di migliorare questo tipo di inconvenienti.

L’Italiana Sciuker Frames ha rivoluzionato il settore grazie alla tecnologia brevettata Stratec, che assicura alte prestazioni di isolamento termico (Valore di trasmittanza: 1,1 W/m2k) ma senza rinunciare al design: consente infatti di ottenere una finestra in essenza pregiata a scelta tra 38 texture naturali e colori, partendo da un profilo in pino lamellare finger joint.

L’installazione di nuovi serramenti come quelli di Sciuker Frames rientra negli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e permette di accedere a bonus governativi (fino al 50%).

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5) Usare una stufa a pellet (certificato e sostenibile)

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La stufa a pellet per poter sfruttare tutta la sua efficienza energetica, deve essere alimentata da un pellet di qualità completamente privo di composti chimici artificiali come formaldeide e residui di vernici.

Per non sbagliare, è bene fare attenzione alle certificazioni e alla classificazione del pellet, per assicurarsi sostenibilità e resa energetica: le certificazioni più importanti sono quelle che assicurano la sostenibilità e la legalità dell’origine della materia prima legnosa (come la certificazione PEFC) e la certificazione ENplus, con classificazione A1, che indica un pellet dalla combustione pulita e con un residuo di ceneri massimo dello 0,7%.

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