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Animali

Unesco: la transumanza diventa patrimonio dell’umanità

Le migrazioni stagionali degli animali fanno bene all’ambiente e appartengono alla cultura universale, per questo la transumanza diventa patrimonio dell’umanità.

La transumanza entra a far parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La proclamazione è avvenuta ieri a cura del comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco, riunitosi a Bogotà.

Si tratta di un riconoscimento pienamente meritato da questa antica pratica, che prende forma con migrazioni stagionali del bestiame dai pascoli di pianura a quelli delle aree montuose e viceversa, regalando effetti benefici sul patrimonio naturalistico.

Lo evidenzia anche il ministro dell’ambiente Sergio Costa: “Come riferisce l’Unesco nella sua motivazione, la pratica della transumanza, rispettosa del benessere animale e dei ritmi delle stagioni, è un esempio straordinario di approccio sostenibile per affrontare le sfide poste dalla rapida urbanizzazione e dalla globalizzazione e ha contribuito in modo significativo a modellare il paesaggio naturalistico“.

Sono particolarmente contento di questo risultato -aggiunge Costa- che riconosce e premia il lavoro svolto dal mio capo di gabinetto, il professor Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e dall’ambasciatore d’Italia all’Unesco Massimo Riccardo, che ringrazio per l’impegno profuso nel negoziato internazionale fino alla fine“.

Il governo punta molto sui riconoscimenti in ambito ambientale e si sta muovendo in funzione dello scopo. Sei milioni di euro sono stati stanziati, nel decreto clima, per sostenere le comunità e i territori chiamati a salvaguardare e promuovere i valori naturalistici dei siti Unesco, con il supporto dei “caschi verdi per l’ambiente”, una task force di esperti mondiali.

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Fonte | Ministero dell’Ambiente

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