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Il centro astronomico GAL Hassin vince il premio Shoemaker NEO Grant

La Planetary Society attribuisce il prestigioso attestato di merito al Centro Astronomico Internazionale che opera in Sicilia.

Grande riconoscimento per il Parco Astronomico GAL Hassin, che mette a segno un prestigioso risultato. Il polo scientifico siciliano ha vinto lo “Shoemaker NEO Grant“, assegnato annualmente dalla Planetary Society, con sede a Pasadena (California, USA).

L’organizzazione statunitense elargisce il premio, a seguito di un bando internazionale, per finanziare osservatori impegnati nella scoperta, nel monitoraggio e nella caratterizzazione dei cosiddetti Near-Earth Objects (NEO), cioè asteroidi e comete che nel corso della loro orbita attorno al Sole transitano in prossimità della Terra; ciò al fine di determinare quali possano costituire una minaccia per il nostro pianeta.

Quest’anno -dice Giuseppe Mogavero, Presidente della Fondazione GAL Hassin- è stato il nostro Centro Astronomico Internazionale ad ottenere il prestigioso premio, che arriva ad appena tre anni dall’inizio delle attività e che riconosce gli sforzi e il grande lavoro compiuto finora, rappresentando al tempo stesso un’ulteriore validazione internazionale“.

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Dal 1997, la Planetary Society utilizza dei fondi per aiutare e sostenere osservatori di 18 nazioni in tutti i continenti, i quali hanno dimostrato di fornire un valido contributo alla difesa del nostro pianeta dalla minaccia di impatti di corpi cosmici. Al GAL Hassin va un contributo di 11.700 dollari.

Queste risorse – dice Alessandro Nastasi, astrofisico responsabile del progetto di ricerca al GAL Hassin – serviranno per l’acquisto di una cupola e la creazione di una nuova e indipendente postazione per il Galhassin Robotic Telescope (GRT), il telescopio robotico di Officina Stellare da 40-cm di apertura del Centro. In questo modo, il GRT sarà in grado di operare molto più velocemente, e in maniera del tutto indipendente e automatica, nel monitoraggio di NEO e detriti spaziali“.

I fondi della Planetary Society serviranno anche per installare un doppio dispositivo di sincronizzazione temporale GPS sul computer di controllo del GRT e del futuro telescopio da 1-m che verrà installato su Monte Mufara tra qualche mese: il Wide-field Mufara Telescope (WMT).

Grazie a questa perfetta e costante sincronizzazione temporale -continua Nastasi- i due telescopi potranno lavorare in sincrono sulle misure della posizione degli asteroidi più veloci, e nel monitoraggio delle occultazioni asteroidali, utili per misurare la distanza, la forma e le dimensioni degli asteroidi osservati“.

Didascalia foto: Alessandro Nastasi e il Galhassin Robotic Telescope (GRT)

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