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ECOLOGIA

Cesio radioattivo: rubata una barretta nel mantovano, continuano le ricerche delle forze dell’ordine

Ricerche estese a Bresciano e Cremonese

Si vivono ore di tensione dopo il furto avvenuto venerdì notte a Mariana Mantovana, negli uffici di Mantova Ambiente, quando dei ladri hanno aperto la cassaforte sottraendo una piastrina metallica di cesio 137 del peso di un etto, schermata in un contenitore a piombo e utilizzata per il rilevamento a campione della radioattività dei rifiuti che arrivano in discarica.

Il timore delle forze dell’ordine impegnate nelle ricerche è che la piastrina possa essere stata buttata e risulti, dunque, introvabile. Nel forziere erano contenuti alcuni documenti e un cilindro con il cesio 137. Venerdì scorso, come previsto dal protocollo di sicurezza ambientale, è stato diramato l’allarme nazionale e le ricerche di militari, carabinieri e vigili del fuoco sono state estese dalle campagne circostanti a Mariana Mantovana in cerchi concentrici sempre più estesi verso il Bresciano, il Cremonese e le province confinanti. 

I timori sono parecchi, su tutti quello che il cesio 137 sia finito in qualche laboratorio o magazzino. Le ipotesi degli inquirenti sono due: la prima che la banda autrice del colpo abbia aperto il forziere e che, trovando solamente documenti importanti per il gestore e la barra di cesio e non denaro, si sia disfatta del bottino; la seconda è che i ladri volessero rubare proprio la barretta di cesio 137. Ma per farne cosa?

Secondo gli esperti la piastrina, non accompagnata da un certificato attestante la taratura e la portata delle emissioni, non sarebbe vendibile sul mercato, dove potenzialmente avrebbe un valore oscillante fra i tremila e i quattromila euro.

Il cilindro è chiuso ermeticamente e sigillato da una schermatura a piombo.

Lo tariamo appena al disopra della soglia della normale radioattività proprio per avere il massimo della sicurezza

spiega Anzio Negrini, direttore Mantova Ambiente. Detto ciò la speranza è che il cilindro non sia stato aperto e, soprattutto, che il furto non sia stato effettuato su commissione. La stessa notte, poco distante, alla ditta Cielle di San Fermo, è avvenuto un altro furto con scasso di cassaforte: in questo caso erano attive le telecamere che hanno ripreso tre uomini incappucciati.

Via I Gazzetta di Mantova

Foto © Getty Images

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