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In Pakistan un mese di caldo infernale per 180 milioni di persone

Il Pakistan ha sofferto una lunga ondata di caldo estremo con temperature che hanno sfiorato i 50 °C ed ora attende il monsone. L’aumento della durata e intensità di questi fenomeni estremi, legata ai cambiamenti climatici, colpisce un paese sovrappopolato con scarsità d’acqua e agricoltura spinta agli estremi

Il Pakistan tra maggio e giugno ha sperimentato una delle più terribili ondate di caldo della sua storia, con temperature sistematicamente sopra i 38 °C con punte diurne di 47 °C a Lahore e di 52 °C nel sud. Secondo Aljazeera, persino i cammelli producono molto meno latte per la grande siccità (il latte di cammello è “l’insulina dei poveri”, perchè riduce la glicemia nel sangue).

Anche se non ci sono statistiche ufficiali, i giornali hanno riportato notizie di centinaia di morti causate dal caldo estremo. Secondo Zaman Chaudry, fisico ed ex direttore del dipartimento meteo pakistano, il numero delle ondate di calore è cresciuto tra il 1980 e il 2009, così come le temperature medie nel delta dell’Indo per cui questi fenomeni meteorologici estremi  sono chiaramente legati ai cambiamenti climatici.

Il problema è stato aggravato dalla scarsità d’acqua del fiume Indo, le cui portate si riducono estate dopo estate, sia a causa della riduzione dei ghiacciai del Kashmir, sia per la realizzazione di dighe idroelettriche e di canali di irrigazione.

Insieme con il Bangladesh, il Pakistan è uno dei paesi più a rischio per una possibile futura crizi  energetica-climatica-demografica: 180 milioni di abitanti, con una crescita annua di 3 milioni di persone, disponibilità di acqua potabile pro capite dimezzata dal 1975 ad oggi, produzione agricola che fatica a stare dietro alla popolazione (dati FAO) e deve sempre più dipendere dall’irrigazione e dai fertilizzanti chimici. Se nel 1960 venivano utilizzati 10 kg di azoto per ogni tonnellata di raccolto, ora se ne impiegano oltre 90 kg.

Le difficili condizioni ambientali del paese stanno esacerbando una situazione sociale e politica sempre più conflittuale. Il Pakistan presenta davvero tutti gli ingredienti per una tempesta perfetta.

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