
Animali che possono risalire dagli scarichi: realtà e leggende (www.ecoblog.it)
Tra miti metropolitani e rari eventi documentati, la comparsa di animali all’interno del WC domestico rappresenta un tema inquietudine.
Gli episodi di creature che emergono dagli scarichi – dai serpenti ai topi, passando per blatte e insetti – sono spesso amplificati da immagini virali e resoconti provenienti da Paesi tropicali con ecosistemi e reti fognarie molto diversi dai nostri. Quali sono i reali rischi nel contesto europeo e quali le precauzioni da adottare per evitare queste spiacevoli sorprese?
Il fenomeno degli animali che risalgono dal WC è più diffuso in aree tropicali come India e Sud-est asiatico, dove serpenti, rane e persino pesci sono stati segnalati all’interno delle abitazioni grazie a sistemi fognari spesso poco sicuri o aperti. Nel contesto italiano ed europeo, tuttavia, la situazione è molto differente. Lo zoologo Nicola Bressi, curatore del Museo di Storia Naturale di Trieste, sottolinea come sia praticamente impossibile che un serpente riesca a risalire dalle tubature domestiche. Gli animali più frequentemente trovati nella tazza, come gechi, ragni o lucertole, non provengono dalle fogne, ma cadono accidentalmente nel water mentre cercano acqua, rimanendo intrappolati a causa delle pareti lisce della ceramica.
Tra i pochi casi noti in Europa, un episodio avvenuto nel 2020 nel Derbyshire, Inghilterra, ha visto delle rane emergere da un impianto fognario mal funzionante. Ma anche in quell’occasione si trattava di una situazione anomala, dovuta a impianti vecchi o danneggiati, e non di un evento comune.
Il ruolo fondamentale nella prevenzione di queste intrusioni è svolto dai sifoni, che rappresentano una barriera fisica indispensabile. Questi dispositivi, costituiti da una curva del tubo sempre piena d’acqua, impediscono il passaggio di odori e di eventuali animali. Come spiega Bressi, il sifone è «una zona perennemente allagata, praticamente invalicabile per chi non può respirare sott’acqua». Questo esclude quasi completamente la risalita di fauna acquatica, inesistente negli impianti urbani europei.
Prevenzione e manutenzione: come difendersi efficacemente
Nonostante l’improbabilità di intrusioni, alcune precauzioni sono raccomandate, soprattutto per chi abita a pianterreno o in edifici con impianti datati. La presenza di valvole antirisalita, o valvole antitopo, è una soluzione semplice e molto efficace per impedire la risalita di animali di media e grande dimensione, come ratti o blatte. Questi dispositivi si installano direttamente nello scarico e non compromettono il normale funzionamento del WC.
Il discorso cambia per gli insetti più piccoli, come la Clogmia albipunctata – nota come mosca dei bagni – che si sviluppa direttamente negli scarichi alimentandosi di residui organici accumulati nelle tubature. La loro presenza è spesso indice di una scarsa pulizia profonda degli impianti. Per contrastare queste infestazioni, è indispensabile una manutenzione regolare con l’uso di igienizzanti schiumosi o disinfettanti specifici capaci di raggiungere le zone meno accessibili delle tubature.

Le blatte rappresentano un’altra minaccia comune che, diversamente dagli altri animali, può accedere anche attraverso fessure invisibili nei muri o nelle piastrelle, soprattutto in edifici datati o poco isolati. Sebbene sia raro che risalgano dal WC, la loro presenza in bagno è frequente a causa dell’umidità e dell’oscurità che caratterizzano questo ambiente.
Alcuni utilizzano rimedi naturali come l’uso di oli essenziali, ad esempio di pepe rosa o prezzemolo riccio, versati nel WC per creare una barriera olfattiva che allontani gli insetti. Tuttavia, questi metodi risultano spesso costosi e non sempre efficaci quanto una manutenzione regolare.