Cosa si può lavare in lavastoviglie? - ecoblog.it
Mentre la lavastoviglie rappresenta un alleato indispensabile, è fondamentale conoscere quali oggetti non dovrebbero mai essere lavati.
Esperti del settore, tra cui Mary Gagliardi, Whitney Cardosi e Alicia Sokolowski, hanno recentemente ribadito l’importanza di selezionare con cura cosa inserire in questo apparecchio, aggiornando alcune indicazioni chiave in base alle ultime evidenze.
Oggetti e materiali da evitare in lavastoviglie
Utensili in legno come mestoli, taglieri e ciotole sono tra i primi a soffrire il trattamento della lavastoviglie. Il calore elevato e l’umidità prolungata ne causano il rigonfiamento, la crepatura e la perdita degli oli naturali che ne preservano la qualità. Gli esperti raccomandano di lavarli rigorosamente a mano con acqua tiepida e di utilizzare periodicamente oli specifici per alimenti per mantenere il legno in buone condizioni.
Anche le lame di coltelli e le forbici da cucina sono delicate: l’azione combinata di acqua calda, umidità e i getti potenti della lavastoviglie possono smussare le lame e danneggiare i manici, soprattutto se in legno. Per conservare il filo e la funzionalità è consigliabile lavarli a mano e asciugarli immediatamente.
Le pentole e padelle in materiali particolari, come l’alluminio, il rame, la ghisa e quelle con rivestimenti antiaderenti, devono essere esclusi dalla lavastoviglie. L’alluminio e il rame si ossidano facilmente con l’acqua calda e i detersivi aggressivi, mentre la ghisa può arrugginirsi e perdere il suo rivestimento protettivo. Le pentole antiaderenti, invece, rischiano di vedere compromessa la superficie, con conseguenze sulla cottura e sulla salute.
Un capitolo a parte riguarda la porcellana fine, i cristalli e la ceramica decorata, soprattutto quelli con dettagli in oro o argento: l’esposizione al calore e ai detergenti aggressivi può causare l’ossidazione e l’opacizzazione irreversibile. Il lavaggio a mano con prodotti delicati rimane l’unica soluzione per preservarne l’aspetto e la durata.
Le plastiche leggere e i contenitori in melamina sono ulteriori elementi da trattare con cautela. Molti articoli in plastica sottile si deformano o si sciolgono a causa delle alte temperature, mentre la melamina tende a perdere colore e decorazioni. È fondamentale verificare sempre l’etichetta che indica la resistenza al calore e la compatibilità con la lavastoviglie.
Infine, un occhio di riguardo va riservato all’argenteria e all’alluminio: questi materiali sono notoriamente sensibili e si rovinano facilmente in lavastoviglie, annerendosi o deformandosi. Per mantenere intatta la loro lucentezza, si consiglia un lavaggio manuale e un’asciugatura accurata.

Nel contesto della cura degli utensili, gli specialisti hanno ribadito anche alcune pratiche che migliorano la durata degli strumenti di cucina. Per esempio, si consiglia di evitare l’immersione prolungata degli utensili in legno in acqua e di ricorrere a prodotti specifici per nutrire il legno e mantenere il suo aspetto originale.
Per quanto riguarda i bicchieri e i contenitori termici, si evidenzia che il lavaggio a mano aiuta a preservare le proprietà isolanti e la durata del prodotto, mantenendo le bevande alla temperatura desiderata più a lungo.
Queste indicazioni raccolte dagli esperti si integrano con le ultime raccomandazioni degli specialisti di manutenzione casalinga, che consigliano di prestare particolare attenzione agli oggetti di valore o con materiali delicati, evitando di affidare alla lavastoviglie compiti per cui non è progettata.
