
Una nuvola protegge la cute-Ecoblog.it
Una recente scoperta scientifica rivela che una “nuvola” ci protegge. ecco di che cosa si tratta e a cosa serve.
Secondo alcuni recenti studi una “nuvola” di molecole protegge la pelle da sostanze nocive presenti nell’aria. Grazie ad una serie di meccanismi naturali si formerebbe intorno al corpo di ogni singolo una sorta di barriera protettiva che impedirebbe a composti organici volatili di ledere la cute. Si fa riferimento a sostanze prodotte da vernici, fumo, colle, e via dicendo le cui particelle si diffondono nell’aria, causando una sorta di tossicità.
I ricercatori di Max Planck Institute for Chemistry tedesco e dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna hanno individuato il così detto “campo ossidativo” che riesce a proteggere la cute filtrando diversi elementi che altrimenti sarebbero nocivi. Una scoperta che merita più di un approfondimento e che alcuni addetti ai lavori hanno definito a dir poco rivoluzionaria. Il test è stato effettuato su alcuni volontari che sono stati monitorati mentre era in apposite camere dov’è stato riprodotta la quantità di ozono presente in contesti di clima indoor.
L’esito dell’esperimento ha rivelato la formazione di una sorta di barriera ossidativa formata da gruppi chimici chiamati ossidrili, formati da un atomo di ossigeno e uno di idrogeno (OH), che sono radicali liberi. Una reazione positiva e spontanea della cute che attiva una sorte di difesa naturale. Attualmente l’attenzione si è concentrata nel scoprire le proprietà di questa speciale “nuvola” che ci protegge: “La “nuvola ossidativa” formata dalle molecole -spazzino, i radicali OH, sarebbe capace di eliminare alcune sostanze inquinanti presenti nell’aria, come i composti organici volatili”, ha affermato Giovanni Pellacani, presidente della Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).
Come proteggere il microambiente cutaneo
L’esperto ha anche aggiunto che la nuvola ossidativa è solo una parte del microambiente cutaneo: “Il campo ossidativo umano è però solo uno dei componenti del microambiente cutaneo, un piccolo universo sulla superficie del corpo composto da vari elementi: quelli biologici come batteri, virus e funghi, con cui viviamo in equilibrio e che compongono il microbiota cutaneo; quelli chimici come sebo, sudore e lipidi epidermici; e quelli fisici, come lo strato corneo cutaneo.” Per queste ragioni, e viste le recenti scoperte, ha elargito alcuni consigli su come approcciarsi a tutelare il microambiente cutaneo.

Ha infatti affermato che più che usare tanti prodotti vanno scelti quelli giusti, adatti ad ogni tipo di pelle e esigenze: “I detergenti migliori sono quelli delicati, senza tensioattivi né profumi aggressivi, con un pH simile a quello della pelle, che possono quindi essere utilizzati anche con maggiore frequenza. È importante idratare la pelle con creme semplici, senza alcol o fragranze forti: abusare di profumi e deodoranti antitraspiranti può dare irritare e danneggiare la pelle.” Ha concluso Pellacani.