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Cronaca ambientale

Sostituito il ministro per l’Ecologia in Francia per la terza volta, lascia Batho e arriva Martin

Le critiche di Delphine Batho, ministro per l’Ecologia in Francia, allo scarno bilancio assegnato al suo dicastero hanno sortito il suo allontanamento. Nominato nuovo ministro Philippe Martin.

Delphine Batho ex ministro per l’Ecologia francese, da poche ore, sembra aver pestato i piedi a qualcuno tanto che è stata cortesemente ringraziata per il lavoro svolto sino a oggi ma anche sostituita al dicastero da Philippe Martin.

Ma come mai il Ministero per’Ecologia scotta così tanto in Francia? Appena un anno fa veniva eletta ministro Nicole Briq pronta a dare battaglia alle trivellazioni per la ricerca di gas di scisto. Ma la tosta Bricq nel Governo Hollande è durata pochi mesi, tanto che fu sostituita (si dice per le pressioni della lobby dei petrolieri) proprio dalla Batho, che oggi viene sostituita da Martin. La buccia di banana su cui sono scivolate le due ministre sembra sia costituita da quella tassa sul gasolio proprio progettata dalla Briq e portata avanti dalla Batho anche se un po’ annacquata. Rispetto alla situazione della Batho in Francia stimano che siano state le sue critiche al budget troppo basso assegnato al suo dicastero.

Ma veniamo a Martin deputato del PS e membro per lo sviluppo sostenibile e pianificazione territoriale dell’ Assemblea Nazionale. Nel 2012 è stato eletto vice-presidente del gruppo PS in Assemblea. Philippe Martin è più noto per la sua presa di posizione contro gli OGM. Nel mese di ottobre 2010 aveva presentato istanze di annullamento dinanzi al Tribunale di primo grado della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGE) contro ognuna delle sei autorizzazioni all’immissione in commercio per mais OGM concessa dalla Commissione europea. Allo stesso modo, sulla scia dello studio del professor Gilles-Eric Séralini, aveva presentato all’Assemblea Nazionale una proposta di risoluzione in materia di OGM per rischi sanitari e ambientali non sufficientemente documentate. Questa proposta è stata depositata come vicepresidente del gruppo socialista.

Per gli idrocarburi non convenzionali, Philippe Martin è noto come correlatore della Commissione d’inchiesta dell’Assemblea nazionale per lo shale gas. Nel giugno 2011 fu presentato rapporto dissonante: Philippe Martin si era espresso per un divieto totale di esplorazione del gas shale mentre l’altro correlatore dell’ UMP François-Michel Gonnot consigliava di lasciare la porta aperta a metodi esplorativi meno traumatici.

Via | Actu-Environment

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