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Il Polo Nord senza ghiaccio aiuta la Russia a portare gas in Cina

Esultano le compagnie petrolifere che trivellano in Russia per i ghiacci sciolti al Polo Nord che aprono ulteriormente il Passaggio di Nord Est e esultano anche le compagnie marittime di trasporto perché sarà più facile raggiungere la Cina.

I cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico non spaventano tutti, anzi in Russia sembrano entusiasti per questa possibilità perché così si accorcerebbero le distanze con la Cina a cui potrebbero fornire il gas. Il passaggio di Nord Est si aprirebbe ancora una volta e renderebbe più agevole il passaggio delle navi per il trasporto del gas. La compagnia prevede di aprire le forniture nel 2016.

Ma l’Artico non è solo una enorme massa di ghiaccio, bensì un ecosistema prezioso per la salute del clima del nostro Pianeta e dunque preservarlo equivale a proteggere anche il nostro habitat.

Come riferisce La Voce della Russia a trarre i primi proficui vantaggi sarebbe la società Novatek che con la francese Total e la e National Petroleum Corporation ha messo in piedi la Yamal LNGper l’estrazione di gas in costa artica centrale in territorio russo. Il progetto vale circa 20 miliardi di dollari e il gas sarà trasportato via mare in Cina. E secondo Ivan Anashkin analista dell’Agenzia InvestKafe lo scioglimento dei ghiacci renderà facile trasportare il gas via mare al posto di costruire lunghi e costosi gasdotti.

Con il ghiaccio sciolto, dunque, addio alle navi rompighiaccio che pure costano moltissimo. A essere interessati alla via del Nord anche anche la Società Lukoil che estrae a Timan-Pechora e la società Norilsky Nikel che pure frequentano il porto di Dudinka. Per Novatek però il Passaggio da Nord Est rappresenterebbe la via commerciale più breve e sicura da mantenere aperta, comunque. Infatti, la spedizione tedesca Beluga ha fatto il primo transito commerciale internazionale nel 2009 trasportando combustibile, un carico di condensato di gas diretto in Cina, percorsa nel 2010. Con l’estate scorsa, appena tre anni dopo il primo passaggio, 50 navi, tra cui 8 navi noleggiate dal Novatek hanno testato il percorso.

Per Serghey Pikin, direttore del Fondo per lo sviluppo energetico, lo scioglimento dei ghiacci aiuterebbe anche le estrazioni di petrolio e gas a essere meno costose:

Il fattore climatico ha una grande incidenza nello sfruttamento dei giacimento per ciò che riguarda il suo valore. Attualmente lo sfruttamento dei giacimenti sulla piattaforma continentale artica è di per sé un progetto dispendioso.

Via | NYT

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