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Acqua

L’acqua è il diritto dei diritti evidenziato alla conferenza Unesco

Il Ministro Costa alla Conferenza internazionale Unesco sull’acqua: “No alla massimizzazione del profitto. L’acqua è il diritto dei diritti”.

L’acqua è un bene primario, di cui non si può fare a meno. Questa risorsa va difesa e distribuita in modo consapevole, per evitare grandi storture, a tutti i livelli.

Durante l’International Water Conference dell’Unesco il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha snocciolato le cifre, per dare una dimensione al problema: “Quasi 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie associate all’acqua potabile contaminata; 3 persone su 10 non hanno accesso all’acqua potabile, 6 persone su 10 non hanno servizi igienici sicuri. La malattia che stronca la vita al maggior numero di bambini al mondo è l’assenza di acqua oppure la sua contaminazione. Così stiamo uccidendo la speranza“.

Sono cifre spaventose, che gridano l’urgenza di un cambio di passo, per garantire a tutti il libero accesso all’acqua e all’acqua potabile. L’oro bianco, quando manca, scatena carestie, morti, migrazioni e lotte. Per scongiurare il peggio non si può restare con le mani in tasca.

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Le crisi idriche -dice Costa- spostano ogni anno circa 70 milioni di persone, numero raddoppiato negli ultimi 50 anni. Le stesse crisi idriche generano conflitti sanguinari con un incremento del 150% dal 2000 al 2018. L’acqua è sopravvivenza e rappresenta un diritto umano inalienabile, eppure parliamo ancora di un bene commerciale sul quale ottenere la massimizzazione del profitto, come si potrebbe fare per qualsiasi prodotto posto sul mercato“.

Il tema della gestione dell’acqua dunque, così come della qualità dell’aria -conclude il ministro- rappresenta la sfida principale verso la quale istituzioni e cittadini devono agire assieme […]. Occorre pianificare norme di diritto internazionale e nazionale che definiscano l’acqua bene pubblico inalienabile. È l’impegno dell’Italia nel contesto globale ed europeo. Attualmente è in discussione parlamentare proprio un progetto di legge che va in questa direzione. L’acqua è vita e chi lucra con l’acqua mercifica la vita ed è nemico dell’umanità. L’Italia non vuole avere le mani intrise della sofferenza del mondo“.

Fonte | Ministero dell’Ambiente

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