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Auto Elettriche

Auto elettriche: vendite triplicate nel 2020

Le vendite di auto elettriche sono triplicate nei primi mesi del 2020, rispetto ai risultati ottenuti nel corso dell’intero 2019.

Auto elettriche

Il 2020 verrà ricordato non solo come l’anno della preoccupante pandemia da coronavirus, ma anche per il boom delle auto elettriche. Da settimane si assiste a una crescita costante del settore in gran parte del mondo, in particolare in Europa, e ora arrivano le prime conferme ufficiali. Nei primi sei mesi dell’anno si sono triplicati i dati di vendita registrati in tutto il 2019, con una quota di mercato che ora si assesta sull’8% di tutte le vetture immatricolate.

A rivelare questi dati incoraggianti è l’ultima analisi pubblicata da T&E. Nel corso dei primi mesi del 2020, il market share ha raggiunto quota 8%, ben tre volte ai risultati ottenuti nell’intero 2019. E questa quota è destinata a crescere: potrebbe sfiorare il traguardo del 10% entro fine anno e del 15% nel 2021. Successi che stanno sempre più spingendo i vari produttori a sposare l’elettrico senza remore, tanto che ormai gli esperti parlano di una dismissione pressoché completa delle auto a motore termico entro dieci anni.

Per quanto riguarda l’Europa, al momento è Volvo a guidare il mercato con il 23% delle nuove immatricolazioni, a cui seguono BMW (13%), Hyundai e Kia (11%) e Renault (8%). In merito alla distribuzione, all’interno dell’Unione Europea sono Francia e Germania a contendersi il podio, con il 10% di nuove vetture elettriche. Se si considera il Vecchio Continente dal punto di vista geografico, è però la Norvegia a battere tutti, con la soglia del 60% di immatricolazioni a zero emissioni raggiunta a settembre.

Per il 2021 T&E prevede il raggiungimento di almeno il 10% di vendite elettriche per tutti i grandi marchi, tra cui Volvo (26%), FCA e Tesla (16%) e molti altri. Gran parte dell’interesse verso l’elettrico è dovuto sia a una maggiore consapevolezza ambientale durante la pandemia che dai super-incentivi stanziati da moltissimi stati.

Fonte: Corriere della Sera

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