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Agricoltura

Pesticidi e api: Slow Food, Legambiente e Unaapi chiedono il ritiro degli antiparassitari killer

“Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”. Così parlò Albert Einstein, con quelle intuizioni che dalla scienza sconfinano nella filosofia. Dopo la sentenza definitiva dell’EFSA (European Food Safety Authority) che ha dichiarato gli insetticidi neonicotinoidi incompatibili con fertilità e vita, Slow Food Italia, Legambiente e Unaapi hanno chiesto al Governo italiano il ritiro dei prodotti concianti e granulari che stanno contribuendo alla decimazione di api e insetti utili.

La stessa Commissione Europea ha definito le conclusioni dell’EFSA come “inquietanti”. Lo studio dell’Authority Europea per la Sicurezza Alimentare, infatti, avrebbe dimostrato scientificamente un rapporto di causa-effetto fra l’utilizzo di neonicotinoidi, thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid e la moria di api. Secondo lo studio in alcuni Paesi membri la riduzione sarebbe quantificabile nel 30% in meno. Considerando che le api svolgono un prezioso e insostituibile lavoro di impollinatrici questo invisibile disastro ecologico potrebbe avere come conseguenza una sensibile riduzione della produzione di frutta.

Gli scienziati sono arrivati a queste conclusioni dopo avere analizzato numerosi studi indipendenti, ora toccherà alla Comitato permanente della sicurezza alimentare, nella riunione del prossimo 31 gennaio, prendere le decisioni necessarie per far fronte al problema nei 27 Stati membri.

Sulla questione Slow Food, Legambiente e Unaapi hanno inviato – in una lettera congiunta – tre richieste al Governo italiano:

1) che esprima in tutte le sedi comunitarie l’urgenza di immediato ritiro delle autorizzazioni d’uso dei concianti e preparati granulari a base di insetticidi sistemici;

2) che ritiri l’autorizzazione d’uso in Italia, reiteratamente sospesa dal 2008 fino al 31 gennaio 2013, dei concianti sistemici per il mais Regent (BASF), Poncho, Gaucho (Bayer) e Cruiser (Syngenta);

3) ritiri l’autorizzazione d’uso del preparato granulare per il mais Santana (Sumitomo) concessa nel 2012;

4) si attivi per l’urgente e adeguata rivalutazione sia comunitaria e sia nazionale di tutte le autorizzazioni d’uso di preparati fitosanitari a base di insetticidi sistemici.

Via I Comunicato stampa

Foto © Getty Images

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